MAZZOLA, L'Inter è in pole position
Dopo un anno di astinenza forzata, a causa del purgatorio in serie cadetta della Juventus, torna in scena lo spettacolo del derby d’Italia. Il palcoscenico sarà lo stadio San Paolo di Napoli. L’occasione, l’11ª edizione del Trofeo Moretti che tra l’altro vedrà in campo anche il Napoli. Location neutra, dunque, per una gara dai mille risvolti dopo le vicende legate a calciopoli e il passaggio di maglia dello scudetto 2005/2006.
«Ma Inter-Juventus resterà sempre la stessa, una gara tesa, avvincente e combattuta, dal fascino inalterato». Parola di Sandro Mazzola, mitica mezz’ala offensiva dell’Inter guidata da Helenio Herrera, ora commentatore delle partite della Nazionale per la Rai. «Non credo che assisteremo ad un match duro, per ora non possiamo aspettarci troppo da squadre in preparazione, sarà un assaggio in vista degli altri impegni - dice Mazzola -. Il tono agonistico si alzerà, invece, per le due sfide in campionato».
Appunto, il campionato. La sfida d’andata si giocherà il 4 novembre, 9ª giornata. La Juventus sarà subito pronta per una stagione al vertice? «Credo che le potenzialità dei bianconeri si verificheranno nelle prime gare. A mio avviso - ammette Mazzola, che esordì in serie A proprio contro la “Vecchia Signora” - a Ranieri mancano ancora due tasselli per essere a posto.
Con un rinforzo in difesa e uno a centrocampo la squadra dovrebbe tornare competitiva».
Non ai livelli dell’Inter però. «I neroazzurri si sono mossi sul mercato come meglio non potevano fare. Se dovesse arrivare anche Emerson, sarebbe la classica ciliegina sulla torta. Diventerebbe una squadra esagerata» ammette Mazzola, che poi analizza la debacle dei club italiani in terra inglese: «Non credo siano test attendibili, le sconfitte di Inter, Juve e le altre dimostrano come siano differenti i tempi di preparazione atletica. In Inghilterra il campionato inizia prima, quindi credo sia normale il gap evidenziato dalle amichevoli estive».
Mazzola si esprime anche sul neoacquisto dei cugini del Milan, il giovanissimo brasiliano Pato: «E’ un giocatore da verificare, ma se dimostrerà tutto il suo valore credo che segnerà la storia del Milan per i prossimi 10-12 anni. Perché non lo ha preso l’Inter? Non si possono mica comprare tutti, e poi Moratti ha già preso un giocatore eccezionale. Suazo - confessa Mazzola - mi è sempre piaciuto tantissimo».
Il derby d’Italia è tornato, ora manca solo il fischio d’inizio.