Investire sul futuro - Le promesse del domani viola
Investire sul futuro, guardare al domani, far crescere i campioni in casa; frasi sconosciute ai più, se si parla di tifosi della Fiorentina almeno.
Tutto questo, fino a qualche anno fa; ora?
Corvino è quello che è andato a pescare Bojinov a Malta e, nonostante le ultime vicissitudini riguardanti il calciatore, non si può negare all'ex ds del Lecce di aver avuto l'occhio davvero lungo.
Quello del bulgaro è solo uno dei tanti esempi che si possono portare, visto che il connubio "Corvino-giovani" è sempre stato la sua arma vincente.
Crescere i campioni in casa, dicevamo; c'è chi lo sta facendo in prima squadra, come Pazzini, Montolivo, Potenza, Donadel, confrontandosi spalla a spalla con giocatori del calibro di Mutu, Toni, Ujfalusi e Liverani.
C'è chi invece, e qui scendiamo anagraficamente a giocatori poco più o neanche maggiorenni, si sta facendo le ossa nella primavera di Cadregari.
Per Brivio e Tagliani, giusto per citarne due, sono stati fatti investimenti davvero importanti da parte della società gigliata; Corvino ha dichiarato che sono due giocatori dal futuro assicurato, che presto si integreranno in prima squadra e tutta la Primavera sarà una vera e propria fucina di talenti per dar man forte in futuro alla Fiorentina, quella dei campioni, dell'oggi e del domani.
Dopo una stagione miracolosa, la scorsa, i ragazzi di Cadregari non sono riusciti però a confermare le aspettative: molti passi falsi, involuzione nel gioco ed una classifica che non rispecchia i valori potenziali della rosa.
Facendo un breve excursus sulla Fiorentina, cerchiamo di capire come questi giocatori potrebbero essere valorizzati fino in fondo.
La Primavera, si sa, è un grande trampolino di lancio e, prima o poi, tutti i campioni ci sono passati, da Del Piero a Totti, da Flachi (uno dei pochi e degli ultimi prodotti nostrani di qualità) a C.Zanetti (che la Fiorentina si fece, ahinoi, sfuggire di mano).
Molto dipenderà da un fattore: Prandelli ed i suoi uomini, puntano a qualcosa di veramente importante? E per importante non si parla di un Intertoto, ma di un piazzamento Uefa o, magari, un quarto posto che allo stato attuale delle cose sembra un vero e proprio miraggio, vista la differenza di punti dalle squadre che precedono i Viola e, soprattutto, da un Milan in netta fase di ripresa.
Se la decisione sarà "crederci fino in fondo, puntare a qualcosa", forse è il caso di lasciarli crescere ancora sotto la saggia ala di Cadregari questi giovanotti rampanti, in attesa di una chiamata in prima squadra per rimpiazzare chissà quale campione fermo ai box.
In caso contrario invece, perché non provare ad inserirli lentamente, col contagocce, come un bravo ed esperto allenatore come Prandelli sa fare, nel calcio professionistico?
Corvino ad inizio stagione indicava in Mateo il quarto difensore della rosa della Fiorentina; poi Prandelli ha preferito al giovanissimo brasiliano, Ujfalusi in posizione centrale.
Brivio potrebbe essere l'alternativa naturale a Pasqual ma la polivalenza di Potenza, che può giocare come terzino destro e sinistro, ha escluso la possibilità di vedere il talento ex Atalanta in prima squadra.
Altre squadre, con situazioni e contingenze ben diverse, hanno lasciato maturare, e lo stanno facendo tuttora, al fianco di campioni, ragazzi come Marchisio, Dessena, Ranocchia, Andreolli e Rosi, oppure li hanno ceduti in prestito per farli crescere laddove potessero avere le possibilità di ritagliarsi un posto in squadra, come Marzoratti, Giuseppe Rossi, Foti e Lodi.
Ribadendo che la Primavera è più che un'opportunità per crescere, forse non misurarsi solo con dei coetanei, ma trovarsi di fronte un Ibrahimovic o un Bucchi da una parte, un Nesta o un De Rosa dall'altra, aiuterebbe sicuramente Brivio, Tagliani, Di Carmine, Mateo, Hongla o chi per loro a farsi le ossa, sbagliando talvolta, ma soprattutto assimilando ed imparando da chi negli stadi pieni di migliaia di persone ci gioca da tempo.
Perché è solo sul campo, quello vero, che si diventa campioni.
(nella foto calcioviola.it: Mateo)