FIORENTINA, La forza del gruppo: tutti uniti anche giocando poco
Un grande gruppo, dove c'è rispetto e armonia. Una grande famiglia, che ti sostiene in tutto e per tutto. Questi sono alcuni dei segreti della Fiorentina vincente dei Della Valle, di Corvino, di Prandelli. Un gruppo con la voglia di cresce, migliorare e maturare per raggiungere i grandi obiettivi. E poco importa, al momento, se lo spazio che uno trova per giocare può essere limitato. LO conferma anche il giovane belga, Antony Vanden Borre (nella foto, arrivato questa estate dall'Anderlecht, e che ha esordito con la maglia viola, nell'ultima giornata di campionato contro la Juventus. Dal suo Belgio, il giocatore viola si dice soddisfatto della scelta di Firenze: «Il debutto in serie A è stato un sogno che si è avverato: è stato fantastico trovarmi in campo insieme a tutti quei campioni. Non penso che giocherò tantissimo in questa stagione: scendere in campo il più possibile è il mio scopo, ma non credo che accadrà a breve. Spero di giocare almeno un paio di partite di fila: basterebbe questo per rendere soddisfacente questa stagione. Scegliendo Firenze ho scommesso sulla mia carriera, sul mio futuro: qui imparo tantissimo anche se non gioco, perchè sono in mezzo a tanti grandi giocatori.
Anche Prandelli mi sta insegnando molto. Le differenze tra Belgio e Italia C'è una differenza enorme tra il livello del campionato belga e la serie A: in Italia il calcio è più potente, più rapido e più tattico. Mi devo adattare». Uno spirito che si addice molto al progetto dei viola. E di questo ne è convinto anche mister Prandelli. Che al momento opportuno, tornerà ad inserire il belga. Come già capitato anche agli altri. Sarà così anche per uno dei tanti giovani in rosa. Quell'Arturo Lupoli (arrivato dall'Arsenal) che scalpita per giocare.