DIANA, L'uomo che piaceva a Corvino
Scherzi ed incroci del mercato: due anni fa, più o meno di questi tempi, la Fiorentina puntava fortissimo su Aimo Diana. Corvino arrivò ad offrire fino a 7 milioni di euro alla Sampdoria, ma Marotta e Garrone dissero no e l'affare sfumò. A Genova si pentirono presto del rifiuto, mentre i dirigenti viola si lasciarono tutto dietro le spalle senza troppi problemi. Ora Diana cerca proprio contro la Fiorentina la gara del rilancio, suo e del Palermo. «Sono consapevole — spiega — di non essere ancora tornato sui livelli toccati con la Sampdoria, ciò nonostante credo che il mio rendimento debba essere considerato soddisfacente. Siamo un po' indietro in classifica e quella di sabato è la partita giusta per ripartire di slancio dopo le brutte sconfitte con Juventus e Catania».
- Il gruppo è unito?
«Molto unito, sono assolutamente false le notizie su presunti dissidi tra noi. Anche la polemica per l'intervista di Barzagli mi pare una storia montata ad arte per farci innervosire.
Andrea è il nostro capitano e ha la nostra completa fiducia».
- Certo che è stata una settimana piuttosto travagliata a Palermo.
«Non la metterei così, credo anzi che sia stato giusto confrontarsi con i tifosi, soprattutto quando, come nel nostro caso, il dialogo avviene civilmente. Anche questo ci aiuterà a fare bene».
-Tra il dire ed il fare c'è di mezzo la Fiorentina...
«Grande squadra, composta da giocatori di classe e allenata benissimo. Verranno per cercare di vincere anche se avranno molte assenze, non è una formazione che prima di iniziare si accontenti di pareggiare».