CASTROVILLI, Sogno la dieci. Ribery è un mago
Il centrocampista della Fiorentina, Gaetano Castrovilli, ha parlato della situazione attuale, con la ripresa degli allenamenti. Ecco le sue parole: "Ora che sono tornato a giocare con il pallone sto molto meglio. Sono stati mesi difficili. Quando ho saputo che avremmo riniziato ad allenarsi ero felice e meravigliato. Non ho mai smesso di allenarmi a casa. Sono carico e pronto per affrontare quello che il futuro ci riserva. La 10? Ogni volta che sento della possibilità che io il prossimo anno indossi la dieci mi emoziono, sarebbe un sogno che si realizza. Conosco l'importanza della numero dieci qua a Firenze. Come riferimento ho Antognoni, anche se il mio idolo è Ronaldinho, Le parole di Cassano? Lo voglio ringraziare perché le sue parole mi hanno meravigliato e mi hanno fatto molto piacere. Ricevere complimenti da lui mi rende fiero e felice. Amrabat? Purtroppo non ci ho mai giocato contro però nei suoi occhi vedo tanta fame e non vedo l'ora di conoscerlo. La ripresa? Sono pronto a tutto, l'importante è che ci siano le giuste precauzioni. Gli infortuni li dobbiamo temere, ma ogni staff conosce i propri giocatori. La prossima stagione voglio rinconfermarmi e fare ancora meglio.
Sono una persona orgogliosa e mai pienamente soddisfatta di quello che faccio. La perfezione non esiste ma tutti possono ambire ad arrivarci vicino. I contagi? Quando ho saputo dei positivi in squadra ho avuto paura, ho cercato di stare vicini a tutti e quando ho saputo della guarigione ho tirato un sospiro di sollievo. Sono stati tutti dei grandi eroi. La Nazionale? Mancini mi ha chiamato e mio ha spiegato come potrebbe evolversi il programma. Mi ha mandato un grande abbraccio. Giocare per l'Italia per me è un sogno. Ribery? Per me è un mago. Ci è mancato veramente tanto, fa la differenza. Ho un rapporto speciale con lui. La mia vita è cambiata tanto rispetto ad un anno fa e ne sono felice. Questo periodo mi ha fatto crescere tanto. Io devo imparare a maturare e a prendere il meglio perché anche le sconfitte fanno crescere".