DIARIO DI BOBO... "Pensaci tu". Il gigante di Prato salverà la Fiorentina?
E’ un Bobo Vieri decisamente seconda Repubblica, forse anche terza. Ne è passata di acqua sotto i ponti (del resto siamo a Firenze e là di ponti se ne intendono) da quando il bomber si presentò nel ritiro di Castelrotto sovrappeso (eufemismo), sotto una strana forma embrionale di giocatore recuperato ed anche un po’ incline al nervosismo per le frequenti battutine su Melissa e la sua vita notturna. La cartina di tornasole è stata la conferenza stampa che Christian ha rilasciato ieri all’Artemio Franchi a media e giornali fiorentini, con i quali ha amabilmente colloquiato, concedendosi a qualunque tipo di domanda.
Un Vieri inedito quindi, sia come tempistica (sembra fosse la prima volta che sedeva in una sala stampa in un giorno infrasettimanale), sia come serenità ostentata mista ad un rassicurante tono paternalistico…”state tranquilli, dobbiamo solo continuare a lavorare”, e ancora…”ci saranno momenti belli e meno belli, l’importante è rimanere sereni”. Roba da non credere, soprattutto se pensiamo alla famosa sparata del giugno 2004 pronunciata dal ritiro della nazionale e rivolta verso una folta platea di giornalisti…”Sono più uomo io di tutti voi messi assieme” arrivò a dire, praticamente un “Uno contro tutti” a margine dell’infelice europeo portoghese. Si volta pagina quindi nel “Diario di Bobo”, fortunata rubrica immodestamente inaugurata alla fine del mese di luglio quando gli spunti per trattare questa formidabile macchina mediatica (Vieri appunto) certo non mancavano, anche se la matrice era solitamente ridanciana e caustica verso un panciuto signore dal grandissimo passato e dall’incerto (altro eufemismo) futuro.
Bobo, nell’imminente trasferta di Genova si candida per un posto da titolare e non lo manda a dire…”Vorrei giocare di più, e comunque spetta all’allenatore decidere”. Probabilmente verrà accontentato e come un segugio della miglior razza ha fiutato il momento di difficoltà del giovane ma (ahimè) implume Pazzini, e sempre professando il rito dell’umiltà, ha lanciato un segnale ben preciso. Destinatario privilegiato ovviamente Prandelli, con Donadoni in seconda battuta perché, inutile negarlo, l’immagine di quei 22 ragazzotti d’azzurro vestiti che in quel di Berlino brandiscono orgogliosi la Coppa più prestigiosa gli è rimasta qui, come un boccone amaro che non va, ne sù ne giù. La medicina è facilmente intuibile: uno sciroppo chiamato Europeo 2008 per il quale Bobo lavorerà sul campo fino a consumare l’ultima stilla di sudore.
Chiudiamo col mutuare lo slogan di una famosa pubblicità di cioccolatini degli anni 70‘ che recitava…“Gigante, pensaci tu”. Questo più meno il grido di dolore lanciato dai tifosi viola alla disperata ricerca della Fiorentina perduta, investita da una serie di sventure, tragicamente eterogenee nella loro varietà ed efficacia. Il “physique du role” c’è tutto, nonostante gli otto chili disciolti sul rettangolo verde. L’aria del gigante buono gli sta addosso come un vestito cucito su misura, e qualcuno giura di aver sentito anche la stessa risposta del protagonista del sopracitato Carosello…”Ci penso io”. Non resta che aspettare, l’occasione buona potrebbe arrivare prima del previsto…magari già da domenica.