TORRICELLI A FV, L'EUROPA PASSA DAL MILAN, SU PASQUAL...
La Fiorentina, reduce dall'importantissima vittoria casalinga contro il Genoa, si appresta ad affrontare la sosta del campionato come quarta forza della Serie A. Per i giocatori di Montella 12 punti nelle ultime cinque giornate, un ruolino di marcia che fa sognare tifosi e non solo. Per avere un parere sullo splendido momento della squadra e su quali possono essere gli obiettivi per il finale di stagione, la redazione di Firenzeviola.it ha contatatto l'ex difensore della Fiorentina Moreno Torricelli.
Alla luce dell’attuale classifica, cosa può riservare il finale di stagione per la Fiorentina?
“La Fiorentina al momento è in corsa per l'Europa League ma sicuramente anche per la Champions. In questo senso, la partita che i viola disputeranno al Franchi contro il Milan sarà di fondamentale importanza, visto che un’eventuale vittoria varrebbe 6 punti, considerando il successo nella partita d’andata. Per questo, quella con i rossoneri, è una gara molto più delicata rispetto al match contro la Roma. Per le ambizioni di classifica sarà utile accorciare sulla squadra di Allegri. Ovviamente le sentenze definitive arriveranno nel finale di campionato, perchè le squadre sono molto vicine e basta ottenere un pareggio per essere subito raggiunto dalle concorrenti. La mentalità sarà determinante”.
La squadra di Montella incanta anche sotto il profilo del gioco...
“Personalmente penso che, almeno per il gioco espresso, la Fiorentina meriterebbe di stare più in alto. Peccato per il terribile mese di gennaio. Mi viene in mente la clamorosa sconfitta in casa contro il Pescara, con 3-4 punti in più le prospettive a questo punto sarebbero differenti”.
Pasqual ancora escluso tra i convocati di Prandelli. Il suo giudizio su questa vicenda?
"Pasqual si merita senza ombra di dubbio di essere tra i papabili per una maglia azzurra, io non credo che le porte della Nazionale siano chiuse. Prandelli lo conosce bene, potrebbe riservargli lo stesso trattamento che ha avuto con Di Natale prima dell’Europeo. Certo è che se la convocazione in Nazionale, in teoria, dovrebbe arrivare attraverso la prestazione del giocatore col proprio club, allora non vedo perchè non ci debba essere anche il suo nome nella lista. La continuità di rendimento di Pasqual quest’anno è stata di gran lunga superiore alla media...”.
Secondo lei Viviano ed Aquilani possono ancora sognare una maglia azzurra?
"Sul giudizio di Viviano hanno contribuito per forza quegli alti e bassi avuti nella parte centrale della stagione. Inutile dirlo, è comunque tra i 4-5 più forti portieri italiani. Per quanto riguarda Aquilani, il giocatore qualitativamente non si discute. Dovesse trovare la continuità di rendimento sotto l’aspetto fisico, Prandelli non potrà non tenerne conto”.