SIVIGLIA A RFV, Italiano sa cosa vuole, non è integralista

09.09.2023 15:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
SIVIGLIA A RFV, Italiano sa cosa vuole, non è integralista
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

L'ex difensore tra le altre di Lazio e Atalanta e oggi allenatore, Sebastiano Siviglia, ha parlato a Radio Firenzeviola durante "Firenze in Campo" e ha affrontato anche il tema di Vincenzo Italiano: "Ho giocato due anni con Italiano quando eravamo al Verona. Ho visto la sua ascesa, dal Trapani in poi ha sempre lavorato bene ed è cresciuto tanto come allenatore. Non puoi essere solo bello ed estetico nel calcio e lui ha fatto annate straordinarie con ottimi risultati. Anche alla Fiorentina ha fatto molto bene ed oggi si vedono i frutti del suo lavoro".

La piazza è sempre spaccata su Italiano, soprattutto per i gol presi a difesa alta
"Italiano ha creato un'identità, cosa primaria per un allenatore. La Fiorentina se la gioca con tutti, propone la versione dell'allenatore e focalizzarsi su una sola partita come contro l'Inter limita l'analisi. Sono più i benefici che i difetti del gioco di Italiano e i frutti sono arrivati. La squadra Viola lo scorso anno ha fatto anche due finali. Gli errori sono all'ordine del giorno, se non lavori non sbagli e lui lavora tanto, anche sugli avversari. Poi ci può anche stare un po' di stanchezza, vediamo le risposte più avanti".

Prosegue: "Italiano è sempre affamato e voglioso di trasmettere la giusta cattiveria ai suoi ragazzi. E' un aspetto fondamentale in questo sport. Le critiche sono normali ma vanno contestualizzate: ci sono tanti fattori, anche i nuovi si devono integrare e nel percorso non può sempre andare tutti liscio. Con Italiano sai di stare in una botte di ferro, è una persona serena che sa cosa vuole andare ad ottenere e quando sbaglia lo riconosce".

Vedrebbe bene un modulo a due punte?
"Non è detto che nel corso di una partita non ci sia questa possibilità. Spesso Italiano gioca con il 4-2-3-1 e il trequartista può essere una seconda punta in appoggio. E' un allenatore elastico, riesce a modellare la squadra in base agli avversari, non è un integralista puro. Non gli manca l'intelligenza e l'astuzia, sa come gestire la sua squadra".