ROMULO A FV: "PER KOUAME VALE QUELLO CHE DISSI PER CABRAL. TONI OGGI AVREBBE GIÀ PIÙ DI 10 GOL"
In occasione della partita tra Fiorentina ed Hellas Verona abbiamo intervistato in esclusiva il doppio ex della sfida Rômulo, che ha vestito la maglia viola tra il 2011 e il 2013 e quella gialloblu in due occasioni, nella stagione 2013/14 e nel triennio tra il 2015 e il 2018.
Prima di tutto ripartirei da giovedì sera: il girone non era semplicissimo ma la Fiorentina lo ha vinto da imbattuta, la squadra con la finale dell’anno scorso ha acquisito più consapevolezza?
“Il girone non era semplicissimo ma nemmeno difficile per la Fiorentina, una delle squadre migliori di questo torneo. Io ho indossato questa maglia e so cosa voglia dire rappresentare la Fiorentina. Tutte le altre squadre hanno paura di affrontarla, a maggior ragione dopo la finale giocata la scorsa stagione. Io me lo aspettavo che i Viola arrivassero primi nel proprio girone”.
Italiano sorride a metà perché ha perso Nico, quanto può influire l’assenza dell’argentino e adesso la Fiorentina deve chiedere più continuità in gol e assist a Kouame, con cui lei ha giocato al Genoa?
“Il mister deve essere un po’ preoccupato perché Nico è un giocatore fondamentale perché esperto, tattico e combattivo nei momenti in cui deve sostenere la squadra. Perdere uno come lui non è semplice da gestire, però Italiano dovrà adattarsi a questa condizione perché la rosa è importante e completa e chi giocherà al suo posto sarà all’altezza. Christian (Kouame, ndr) è un ragazzo educato con un cuore puro, un professionista che si allena sempre duramente per arrivare in alto. Deve ancora maturare un po’ perché è ancora giovane ma bisogna dare tempo al tempo. Io qualche mese fa in un'intervista parlai di Cabral e gli dissi di avere pazienza perché si sarebbe sbloccato, ed è quello che è successo. Con Christian faccio lo stesso: è ancora un ragazzo, serve pazienza ma quando inizierà a segnare con continuità non si fermerà più”.
Lei interverrebbe sul mercato o pensa che la Fiorentina sia a posto con i giocatori che ha a disposizione?
“Andare sul mercato potrebbe essere una soluzione per provare a cercare un giocatore con le caratteristiche di Nico, però non penso sia facile trovarlo. Penso che se la Fiorentina voglia andare sul mercato debba prendere giocatori pronti perché non è facile arrivare a metà stagione in una nuova squadra e adattarsi subito. Se la società riterrà di aver bisogno di nuovi innesti allora deve ricorrere al mercato, altrimenti penso che possa continuare con i giocatori che ha a disposizione”.
Venendo alla partita di domani, che ricordi ha di Firenze e Verona?
“Fiorentina, Hellas e Lazio sono squadre che mi sono rimaste nel cuore. La Fiorentina mi ha aperto le porte del calcio italiano dandomi tante opportunità con pazienza. I tifosi a Firenze mi hanno accolto fin da subito come se fossi un Viola da sempre. È una squadra che non dimenticherò mai e in cui spero, un giorno, di tornare, magari da allenatore del settore giovanile come ha fatto il mio amico Aquilani. Hellas e Lazio anche mi hanno dato tantissimo, sono due squadre a cui posso dire soltanto grazie”.
Il Verona non perde da 3 gare: può influire il turno infrasettimanale giocato dalla Fiorentina o i Viola restano favoriti?
“È vero, il Verona non perde da tre gare, ma è anche vero che non ha vinto nessuna di queste. La Fiorentina è favorita perché ha una rosa più completa. I gialloblù sono in zona retrocessione, non è facile giocare con tutta questa pressione addosso per i giocatori. Vediamo, penso che sarà una bella gara perché storicamente i due club hanno sempre dato vita a belle partite, mi ricordo un Fiorentina-Verona del 2014, io ero già all’Hellas e in quell’occasione perdemmo 4-3. Per la Fiorentina c’erano campioni come Cuadrado, Rossi, Pizarro, Aquilani, Borja; noi avevamo Toni, Iturbe e Jorginho”.
Uno dei giocatori che più di tutti si è messo in mostra fino a questo momento è stato il suo connazionale Arthur, divenuto ormai indispensabile, Firenze è la piazza giusta per lui?
“Arthur da giovane è riuscito a vincere una Libertadores praticamente da solo. Purtroppo nel calcio succede che un calciatore passi dei momenti più difficili, però questi passano. A Firenze si sta rilanciando e penso che la Fiorentina sia la squadra giusta per lui perché arrivare in questa squadra e mettersi la maglia viola addosso è importante anche per lui”.
A Firenze e Verona ha incrociato Toni: quanto manca alla Fiorentina un attaccante “alla Toni”? Il tipo di gioco di Italiano si sposerebbe bene con un attaccante con quelle caratteristiche?
“Di un giocatore come Luca Toni ne hanno bisogno tutte le squadre! (ride, ndr). È stato uno degli attaccanti più forti ed io che ho avuto il piacere di giocare con lui posso dire che è una persona fantastica oltre che un giocatore meraviglioso. Segnava dappertutto, da dentro l’area di rigore è stato uno dei nove più forti degli ultimi 20/30 anni. Si sposerebbe benissimo con Vincenzo Italiano, ma in generale con tutte le squadre di Serie A. Se giocasse oggi nella Fiorentina probabilmente avrebbe già fatto più di 10 reti”.