RITIRO, Meno appeal viola, Moena offre meno soldi
Qualche problema per il marketing viola, dopo il quasi flop dell'ultimo ritiro. Sembra prematuro parlarne ora ma, con il contratto scaduto, del nuovo accordo con Moena si inizierà a parlare già in questo periodo. La cittadina trentina è pronta ad andare avanti con la Fiorentina ma, secondo quanto raccolto da Firenzeviola.it, vuole ridiscutere i termini dell'accordo, alla luce dell'ultima esperienza anche se il gradimento ad avere ancora i viola resta. Rose ridimensionate, niente coppe, problematiche societarie ma soprattutto pochi top player in ritiro, lasciati a casa con finte giustificazioni sono il nocciolo della questione: la Fiorentina di oggi insomma tira meno in Trentino perché ha meno appeal e porta meno visibilità.
Nell'idea comune già a luglio è nata l'ipotesi di altri due anni di accordo e proprio in questo periodo il CdA dell'Apt ha dato mandato per trattare con la Fiorentina ma, come anticipato, a condizioni diverse. La spesa tra costi vivi (il più alto è ovviamente per l'albergo) e valore sportivo è di 400mila euro circa a carico degli organizzatori, oltre alle spese del Comune per il secondo campo e il centro sportivo in genere. Ed è proprio sul valore sportivo che ora si tenta di abbassare la spesa. Moena non ha gradito soprattutto la gestione dei top player, in particolare di Kalinic, che con vari permessi ha fatto pochissimo ritiro, e di Bernardeschi, che doveva arrivare nell'ultima settimana ma che in realtà non è mai arrivato con vari rinvii e certificati medici.
Inoltre degli 11 titolari attuali a Moena ce n'erano solo quattro o cinque (e non è stata solo colpa degli impegni con le Nazionali che nell'arco di un lungo periodo vengono messi in conto) e questo incide molto sulla visibilità che i media e gli sponsor danno alla Fiorentina, anche alla luce del rinnovamento e ringiovanimento che c'è stato e del comunicato societario. Insomma non si parla più di top club come nell'era Montella con l'Europa League e giocatori come Gomez e Rossi e il ritorno pubblicitario, oltre che in termini di tifosi (la presenza nell'ultima estate è diminuita del 10 per cento), non c'è certo stato e di questo va tenuto conto.