PONTELLO A FV, CONTESTAZIONI DEL TIFO? NE SO QUALCOSA...
Non è un momento facile quello che sta vivendo la società della Fiorentina. Nonostante l'impegno nell'organizzazione della celebrazione della storia viola, ieri è arrivato un duro comunicato della Fiesole, che ha accusato la proprietà di aver rubato i sogni alla città. Per sviluppare questo argomento, e non solo, FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva Ranieri Pontello, storico ex presidente della Fiorentina.
Come la vede questa Fiorentina che ha appena approcciato la nuova stagione?
"Ho visto le prime due gare. La prima era contro una squadra che non amo molto nominare, anche se a ora è la più forte che c'è in Italia. Con il Chievo ho visto invece una bella partita, la squadra sembrava tornata quella dell'inizio della scorsa stagione".
E il mercato? Come si è mosso a suo dire il direttore Corvino?
"La Fiorentina si è presentata bene, si veda Sanchez, che è stato bravo e fortunato nel segnare alla prima dall'inizio, davanti al pubblico di Firenze. È un mercato che definirei leggero, ma c'erano vincoli di bilancio e limiti UEFA da rispettare".
Ieri c'è stato un duro comunicato da parte della curva nei confronti della proprietà. Se a lei avessero detto queste cose come si sarebbe comportato?
"Parto dicendo che il comunicato non l'ho letto. I tifosi sono sempre liberi di esprimere la loro opinione, ma c'è sempre da stare attenti, soprattutto per ciò che riguarda il tono del discorso. Io di rivolte dei tifosi ne ho vissuta qualcuna... Voglio sempre giustificarle con la passione, e l'amore nel tifare la propria squadra".
Un passaggio chiave del comunicato recita: "Se non sarà rispettato Borja Valero, a Firenze non ci metterete più piede davvero"...
"A proposito di questo io sono stato un antesignano delle bandiere: ho sempre guardato prima a società e bilancio, e poi alla squadra. Io penso che, al prezzo giusto, i giocatori debbano andarsene. Il calcio di oggi sembra aver preso la direzione verso le cose come le facevo già io all'epoca".
Ma, al netto di questi quindici anni di presidenza, che giudizio si può dare sull'operato dei Della Valle?
"Premetto che oggi sono molto lontano dal calcio amministrato, seppure segua ancora quello giocato, ed il mio sarebbe un giudizio di parte, visto che sono anche amico dei DV. Sicuramente vanno ringraziati, perché non c'era nessuno disposto a comprare la Fiorentina, e ci hanno fatti divertire, regalandoci belle vittorie e, al contempo, belle sconfitte. Mi ricorda i miei primi anni, quando il peggior piazzamento che raccogliemmo fu il quinto posto".