PASQUALIN A FV: "DV9 VIA PER MOTIVI ECONOMICI. TRIBUNA? SI PUÒ, MA OCCHIO AL MOBBING"

09.11.2021 13:00 di Alessio Del Lungo   vedi letture
PASQUALIN A FV: "DV9 VIA PER MOTIVI ECONOMICI. TRIBUNA? SI PUÒ, MA OCCHIO AL MOBBING"

Nonostante la sconfitta per 1-0 all'Allianz Stadium contro la Juventus, la sosta per la Fiorentina arriva in una posizione di classifica tutto sommato tranquilla. A tenere banco è sempre la questione Dusan Vlahovic, con il serbo che sembra non voler partire a gennaio e rifiutare qualsiasi trasferimento. Per capire meglio gli scenari possibili, FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, Claudio Pasqualin, avvocato e procuratore esperto di diritto sportivo.

Vlahovic sembra aver rifiutato la destinazione Arsenal. Come valuta il suo comportamento?
"A questo punto mi pare che le strade si dividano decisamente e conseguentemente la logica vuole che la Fiorentina cerchi di prendere quello che riesce a prendere vendendolo già a gennaio. La scadenza è nel 2023, relativo, ma piccolo elemento a favore della Fiorentina. Due stagioni da separati in casa è piuttosto difficile vederle. Ci fossero prospettive in squadre importanti come l'Arsenal, la trattativa diventerebbe seria e concludente. In contesti come quello dell'Arsenal andrebbe verificato, non sarebbe titolarissimo e dovrebbe sudarsela. Arrivare a rifiutare un club così...".

Quali sono i veri motivi alla base della scelta di Vlahovic?
"Alla base c'è l'esistenza di offerte maggiori. Evidentemente lui ha contatti, relazioni e prospettive con squadre che offrono di più. L'Arsenal è una squadra tra le più ambite al mondo, ma se c'è il Valladolid di turno che offre il doppio uno ci pensa... Alla base vedo più rilevante l'aspetto economico.  La rotta che sta seguendo è all'impronta delle esigenze economiche più che del fattore blasone o ambientale, ma magari c'è il Real Madrid dietro e va a giocare lì: non sarebbe sconvolgente, ha i numeri per farlo".

E' possibile che la Fiorentina possa decidere di mandarlo in tribuna da gennaio o è uno scenario difficilmente immaginabile?
"E' tutto possibile perché credo che i rodimenti interni, da entrambe le parti, siano molti. Penso che ci sia la voglia di battere il pugno sul tavolo e incidenti diplomatici sono dietro l'angolo in una situazione tesa come questa. La Fiorentina vede farsi sfilare da sotto il naso dei soldi, Vlahovic invece crescere il suo conto in banca, ma non deve tirare troppo la corda. Commisso è stato autolesionistico, le cose si dicono quando si è fatto proprio di tutto per farlo rinnovare".

Cos'è che può fare la Fiorentina da un punto di vista legale?
"La terminologia è quella relativa al mobbing. I viola hanno il dovere in ogni caso di farlo allenare sempre e comunque in ambiente idoneo e confacente alla dignità professionale. Poi le scelte le fa l'allenatore, la società deve evitare di influenzarlo, altrimenti questo si saprebbe e non si può fare. La discrezionalità del tecnico è totale, anche se sarebbe sospetta, ma le scelte dell'allenatore sono insindacabili. Se non dovesse venire impiegato non si può discutere. Ci sono anche tecnici ultra aziendalisti che si piegano al club, ma in ogni caso si potrebbero scatenare delle azioni legali se le cose degenerano perché Vlahovic avrebbe le caratteristiche per indossare la 9".

Come giudica invece il comportamento dell'entourage del serbo che non risponde più alla Fiorentina?
"E' inconcepibile. Un lavoro così non lo si può fare con quel metodo. Si devono tenere relazioni, ci sono angoli da smussare... Ribadirai il tuo punto di vista, ma è sbalorditivo ci si neghi, non esiste. Ci saranno state delle incomprensioni e c'è stato un momento di rottura: se non rispondono sono maleducati".