PASQUAL FA VISITA A FV: "MERCATO DA SALTO DI QUALITÀ. SPERAVO DI TORNARE MA..."
Ospite d'eccezione nella redazione di FirenzeViola.it: Manuel Pasqual. L'ex capitano viola ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni di passato, presente e futuro: "E' stato ricreato molto entusiasmo intorno alla squadra, che da un po' di tempo mancava. Non mi ricordo così tanto entusiasmo all'arrivo di un nuovo presidente. Spero che questo entusiasmo però si possa prolungare fino a fine campionate con buoni risultati"
Sul record di abbonati: "Negli anni Firenze ha sempre mostrato grande affetto. Sono i tifosi che negli anni sono sempre stati i primi a crederci insieme alla società e alla squadra. Negli ultimi anni c'è stato un po' di malumore e quello ha portato al credere meno alla società. Ma questo è stato riazzerato con la nuova proprietà che ha totalmente un altro legame con la tifoseria e a Firenze siamo tornati a parlare della Fiorentina".
Sul mercato e i nuovi arrivi: "Non è mai facile quando devi rivoluzionare tutto. Non puoi mai essere completa la rosa quando rivoluzioni. Sicuramente sono stati comprati dei giocatori che hanno fatto fare il salto di qualità all'interno dello spogliatoio e nel campo che fanno da traino per i giovani. Castrovilli mi ha impressionato tantissimo. E' partito alla grande. Spero che col mercato di gennaio si possa fare il decisivo salto di qualità, partendo da una buona base".
Sul ritorno di Milan Badelj: "A livello qualitativo e tecnico il suo ritorno è stato importantissimo. Perde pochissime palle. dà geometrie e gioco. Il plus è che anche all'interno dello spogliatoio è una figura chiave per chi magari ha la testa sulle nuvole".
Su Dalbert: "Si è presentato subito benissimo contro la Juve che per Firenze è La partita. Dal momento che ti presenti così sicuramente ha molta credibilità. E' partito col piede giusto. Ha grande corsa e sa sia difendere che attaccare. Può veramente alzare il livello della squadra in quel ruolo".
Contatti con la nuova proprietà: "Il fatto di non essere tornato non mi fa stare male. Nel momento in cui uno si parla ed è chiaro, capisce la linea guida e quindi non ci rimane male o litigare. Ci speravo e sarei tornato volentieri per fare l'ultimo anno. Avevo parlato con la società per questa eventualità. Ma molto probabilmente non abbiamo la stessa lunghezza d'onda".
Sul futuro della carriera: "Non ho ancora deciso perché vorrei provare a giocare un altro anno per finire la carriere nel migliore dei modi e non con una retrocessione dell'anno scorso. Se questo non fosse possibile ho dei progetti per la testa ma nulla ancora di definito da poter dire".