NEVIO SCALA A FV: "E' LA STAGIONE DEL SALTO DI QUALITA' DEFINITIVO"
21 ottobre 1990: la Fiorentina, da poco rilevata da Mario Cecchi Gori, ospita il neo-promosso Parma, che in squadra ha giovani quasi sconosciuti, come Alessandro Melli e Marco Osio, e calciatori “di lungo corso”, come il belga Georges Grun e l’ex milanista Stefano Cuoghi. Vincono a sorpresa, per 3-2, i “ducali”, che concluderanno quella stagione al quinto posto, ben sette posizioni più avanti rispetto ai gigliati. Sulla panchina del team emiliano c’era un certo Nevio Scala, ex giocatore, tra l’altro, della Fiorentina. In vista dell’incontro in programma sabato prossimo al “Franchi”, Firenzeviola.it ha contattato proprio il tecnico veneto:
Scala, lunedi sera il ds viola Pantaleo Corvino ha parlato dell’importanza dei settori giovanili, facendo riferimento anche alla storia del club gigliato, che grazie ad una squadra composta da molti elementi del proprio vivaio vinse addirittura uno scudetto. Lei che ha giocato in una Fiorentina che vide l’esordio di un certo Giancarlo Antognoni e che si qualificò per due stagioni consecutive alla Coppa UEFA con elementi giovanissimi in squadra, pensa che anche al giorno d’oggi si possa, curando i propri vivai, raggiungere traguardi importanti?
“Sicuramente si, anche se è più difficile rispetto al passato; oggi i giovani hanno a loro disposizione molteplici pratiche di divertimento, mentre un tempo oltre al giocare a pallone c’era poco altro, per cui la fase di selezione è senz’altro diversa. Da questo punto di vista diventa importante il lavoro psicologico dei tecnici che devono innanzitutto fare innamorare del calcio i ragazzi”.
La Fiorentina di oggi, che è un mix di giovani talenti e di alcuni giocatori di esperienza come ad esempio Zanetti, Mutu e Dainelli, somiglia però forse più al suo “Parma dei miracoli”….
“L’esperienza gioca un ruolo importante però va detto che non sempre i giocatori più anziani si mettono a disposizione per aiutare i giovani; occorre che questo mix diventi un connubio serio…”
…e nel Parma dei primi anni '90, così come nella Fiorentina di oggi, pare che questo connubio funzionasse…
“Per quanto riguarda la mia esperienza posso dire che fu il frutto del lavoro di noi tecnici; se in molti casi l’allenatore conta poco, in queste situazioni il suo ruolo è fondamentale”
La Fiorentina pare avere la propria arma segreta nella forza del gruppo, tanto che ieri il Presidente del Parma, Ghirardi, ha detto di ispirarsi ai viola proprio in questo senso. Merito esclusivo di Prandelli, di cui lo stesso Ghirardi è un grande ammiratore, oltre che amico?
“I meriti vanno sicuramente divisi. Nella Fiorentina di oggi si vede senz’altro la mano dell’allenatore, ma se alle sue spalle non ci fosse l’importante sostegno di una società seria il suo lavoro resterebbe a metà”.
Dove possono arrivare le due squadre tenendo conto anche dei possibili impegni dei viola in Europa?
“Il Parma continua a parlare di salvezza, ma penso si stia nascondendo; credo che punti ad un traguardo ben più ambizioso; per la Fiorentina, che comunque sta già facendo grandi cose da diversi anni, penso e spero che possa essere la stagione del definitivo salto di qualità; il fatto di fare bene in Europa è molto importante, se si tiene conto anche del fatto che in campionato la strada è sbarrata da una corazzata come l’Inter..”
…con questo intende dire che i viola dovrebbero puntare più sulla Champions che sul campionato…
“No, credo che la Fiorentina possa far bene in entrambe le competizioni, ma il fatto di ottenere risultati importanti in Europa è importante per accendere l’entusiasmo del pubblico e per poter investire sul mercato in modo da poter fare un ulteriore passo in avanti”
Che partita si aspetta per domenica?
“Sicuramente una gara di alto di livello, visto che si affrontano due squadre che vanno solitamente in campo per vincere; poi mi auguro, soprattutto per i tifosi, che sia anche un incontro spettacolare”