NARCISO PARIGI A FV, L'inno che mi ha cambiato la vita...

22.11.2011 16:00 di  Marco Sarti   vedi letture
NARCISO PARIGI A FV, L'inno che mi ha cambiato la vita...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Ottant'anni dell'inno gigliato. Ottant'anni di passione, di calore, di amore per una squadra. Oggi cade l'anniversario di "Canzone Viola", scritta all'inizio degli anni '20 da Marcello Manni e musicata da Marco Vinicio e poi riproposta (con l'aggiunta della strofa finale "Alè Alè Viola...) e ricantata dal grande Narciso Parigi alla fine degli anni '50, precisamente nel 1956. E per fare gli auguri di buon compleanno all'inno viola, Firenzeviola.it ha sentito in esclusiva proprio Narciso Parigi.

Parigi, ottant'anni dell'inno viola. Una storia incredibile di una canzone entrata nel cuore e nella storia di Firenze.

"Sono tanti ormai. Anche se per me - devo dire la verità - non è iniziato tutto nel 1921, per me è iniziato quando io l'ho rimusicato e ricantato alla fine degli anni cinquanta. Mi ricordo che, negli anni '50, la Fiorentina voleva una delle mie canzoni: "I magnifici undici". Ma io, proprio perchè la Canzone Viola era troppo bella, non volli dargliela. Ecco, per me nasce in quegli anni, e - devo confessarlo - mi ha cambiato la vita

In positivo, immaginiamo.

"Ovviamente in positivo, e non tanto economicamente. Oramai l'inno viola fa parte della mia vita di uomo e non soltanto della mia carriera di artista, di cantante. La gente, i tifosi, mi fermano per strada, mi ringraziano per quello che è diventato per loro un motivo d'orgoglio e un segno della propria appartenenza"

Cosa si prova a sentire la propria voce tutte le domeniche allo stadio?

"In realtà ormai non mi riconosco nemmeno più. Ogni tanto lo ascolto e mi chiedo: sono proprio io questo? Gli anni sono passati, e con loro anche la voce è cambiata. Resterà sempre però l'emozione per una canzone che - ed è l'unica tra le cinquemila che ho inciso - continua a farmi commuovere. Sarà perché è cantata da quarantamila persone, sarà che è semplice e toccante allo stesso tempo, ma a me continua a commuovermi come nel primo giorno in cui l'ho cantata"

In conclusione. Se dovesse scegliere un regalo per questi ottant'anni di inno viola, che desiderio esprimerebbe"

"Vorrei che la Fiorentina, con il suo inno, con i suoi tifosi, vincesse sempre. Anche perché ormai se sta male la squadra sto male pure io. E' una coincidenza strana ma vera. Ho una specie di empatia con la Fiorentina, siamo legati da un filo invisibile quindi spero che la Viola possa tornare ai grandi livelli degli anni scorsi. E non solo per me, per tutti i tifosi"