NAPPI A FV, VLAHOVIC ALTROVE GIÀ TOP PLAYER: È UNICO. MA NON SEGNERÀ MAI 25 GOL

07.05.2020 17:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
NAPPI A FV, VLAHOVIC ALTROVE GIÀ TOP PLAYER: È UNICO. MA NON SEGNERÀ MAI 25 GOL
FirenzeViola.it

Nell'intervista realizzata dalla nostra redazione a Carlos Freitas (LEGGI QUI), ex direttore sportivo della Fiorentina, si è parlato anche di Dusan Vlahovic che l'attuale CEO del Vitória Guimarães ha paragonato il serbo a Erling Braut Haaland. Per approfondire questo aspetto FirenzeViola.it ha contattato, in esclusiva, l'ex attaccante della Fiorentina, Marco Nappi.

È rimasto colpito dalle prestazioni di Vlahovic quest'anno o se lo aspettava già su questi livelli?
"Qualità ne ha ed anche tantissime. Penso che anche il lavoro di Iachini sia stato importante per mettere in pratica e sviluppare quello che ha di innato. A volte un ragazzo anche avendo ottime qualità sia fisiche che tecniche se non è gestito nella maniera giusta può fare fatica. Lui potrebbe essere un punto di riferimento di questa squadra in futuro se ne farà ancora parte".

Quali sono le sue doti migliori e quelle dove ancora difetta un po'?
"Non l'ho vissuto tantissimo essendo stato in Cina per gran parte del tempo però credo che tecnicamente e negli inserimenti sia molto bravo, ma deve maturare un po' come tutti i giovani. Può diventare un top player".

Analizzando invece l'aspetto caratteriale, le sembra un giocatore già pronto per palcoscenici importanti?
"I giocatori che vengono dall'est Europa sono un po' particolari di carattere, sono molto irascibili. Per me Commisso sta facendo molto bene a blindare ragazzi come lui per costruire una Fiorentina importante. Tutti parlano, ma lui ha le possibilità economiche per farlo e deve necessariamente partire da questi giocatori che hanno qualità per migliorare anno dopo anno".

Vlahovic ha spesso ribadito di voler diventare una bandiera della Fiorentina. Che futuro si immagina per il serbo?
"Se parliamo di 15 o 20 anni fa ci potevo credere perché il nostro pensiero era quello di rimanere nella società dove ti stimano, dove ti vogliono bene i tifosi e dove ti amano. Oggi il potere dei soldi però è più forte, il giocatore parla, ma se offrono due milioni di euro in più sullo stipendio... Arrivederci e grazie. L'esempio lampante è Bernardeschi che ha deciso di non essere il capitano della Fiorentina per andare alla Juventus, ma sapeva benissimo che avrebbe giocato poco... Per me si è trattato di un fatto economico. Io la penso diversamente, è una decisione che dovrà prendere il giocatore, ma io sono per la vecchia scuola. Le parole le porta via il vento".

Per fare un ulteriore step dovrebbe segnare di più, anche gol brutti e facili apparentemente.
"Per arrivare a fare quei gol lì devi essere un bomber di razza, d'area di rigore un po' come erano Batistuta, Borgonovo, Pippo Inzaghi. A lui piace muoversi, fa grandissimi gol perché è proprio la sua giocata tecnica... Non è un bomber di razza. Inzaghi faceva gol di cui a volte neanche lui si accorgeva, ma perché aveva il gol nel sangue. Vlahovic per me non segnerà mai 25 gol in un anno, non è quell'attaccante lì".

Carlos Freitas lo ha paragonato ad Haaland spiegando che se avesse giocato in Austria avrebbe seguito la sua strada e sarebbe stato valorizzato di più. È d'accordo?
"Giocatori simili non ce ne sono: c'è chi è più forte fisicamente, chi è più bravo tecnicamente... I paragoni lasciano il tempo che trovano. Sicuramente il negli altri paesi si valorizzano di più i giovani. Vlahovic in Inghilterra o da un'altra parte sarebbe già un top player, mentre in Italia ci mette necessariamente di più. Non scordiamoci però che la Serie A è il campionato più complicato che esista. Se dimostra il suo valore qua...".

Se dovesse però indicare un giocatore che gli assomiglia per caratteristiche chi sceglierebbe?
"Avvicinarlo ad un altro top player è difficile, sinceramente non so. Ho visto fare giocate fantastiche a Vlahovic: potrebbe essere un giocatore unico".