LAVORI AL FRANCHI E IPOTESI SUPPORTO DI COMMISSO, LE PROSPETTIVE POSSIBILI E DA SCONGIURARE
L'intervista della scorsa settimana al Corriere Fiorentino del presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, dove apre alla possibilità di partecipare alla ristrutturazione dello stadio Franchi in cambio di una concessione a lungo termine dell'impianto, prospetta nuovi scenari.
Il Comune di Firenze a inizio 2024 ha cominciato i lavori ma, a oggi, non ha nelle proprie disponibilità tutte le risorse per completare il progetto di ammodernamento: mancano i 55 milioni dei Piani urbani integrati (che sono tornati alla Città Metropolitana, ma devono essere impiegati su opere già coperte da risorse di Palazzo Vecchio, affinché possa «dirottare» i soldi risparmiati sullo stadio), più, stando al quadro economico approvato, un'altra dozzina di milioni per completare ogni intervento. Questi 67 milioni, però, prevedono che dal 1 giugno 2025 la squadra viola lasci il Franchi affinché le ditte esecutrici delle opere abbiano piena disponibilità dello stadio, mentre il club gigliato ha chiaramente manifestato la volontà di restare nella sua storica casa per tutta la durata dei cantieri. Questa prospettiva, risulta evidente, causerà un aumento dei tempi per finire la ristrutturazione e un non trascurabile aumento dei costi. In occasione delle partite gli operai non possono lavorare e inoltre i cantieri, per consentire l'accesso al pubblico, devono essere prima messi in sicurezza e poi ripristinati.
In queste settimane, dopo aver eseguito le demolizioni e rimozione delle superfetazioni (opere aggiunte non previste nel progetto originario) realizzate in occasione dei mondiali di calcio di Italia 90 (tra queste le scale metalliche, i curvini di raccordo metallico in curva Fiesole, la copertura metallica nel settore Tribuna lato Fiesole) nonché realizzati parte degli interventi di consolidamento delle strutture in cemento armato con l'utilizzazione delle fibre di carbonio e completati tutti gli interventi necessari per l'ottenimento della agibilità dello stadio in contemporanea con i cantieri. Al 31 luglio scorso, ha spiegato in Consiglio comunale l'assessore Giovanni Bettarini, sono stati spesi per i lavori 16.668.813,72 €, mentre sono in corso di contabilizzazione gli interventi successivi. Sono iniziate nuove tipologie di lavorazioni. Tra queste le attività di movimento terra per riprofilatura delle scarpate e rampa zona parterre di Fiesole, la demolizione delle ex palestre di preriscaldamento, i lavori necessari per la chiusura dei bagni dei tifosi in Fiesole, le attività di bonifica bellica, ma soprattutto sono state avviate le opere per la realizzazione delle fondazioni della nuova curva Fiesole. Sono iniziati gli scavi per le fondazioni e anche la realizzazione del basamento per una maxi gru; in azione, poi, le trivelle per la realizzazione dei pali di fondazione della nuova curva. Inoltre è stato deciso di predisporre il sistema di monitoraggio delle strutture esistenti che prevede, tra l'altro, l'utilizzazione di inclinometri per il controllo di eventuali spostamenti di punti definiti (le cosiddette mire) delle strutture originarie in cemento armato (per verificare che i lavori per le nuove strutture non influenzino la stabilità delle gradinate originali).
L'obiettivo dovrebbe essere quello di completare la costruzione della nuova Fiesole (che rimarrà provvisoriamente scoperta), affinché sia disponibile per accogliere il pubblico dalla stagione 2025-26 e nella stessa compiere il medesimo intervento per la nuova Ferrovia. In questa maniera, con un cantiere sostanzialmente ribaltato rispetto a quello attuale (Fiesole chiusa con parte di Maratona e Tribuna), si potrebbe garantire una capienza di circa 20.000 posti netti. Il rischio di non avere disponibile la nuova Fiesole dalla prossima stagione, però, non va sottovalutato: l'opera oltre a essere ultimata, deve essere anche collaudata e ottenere tutti i nulla osta necessari per ospitare i tifosi viola e a oggi il cronoprogramma non prevede di concentrare tutte le forze sulla nuova gradinata. L'Atalanta, per esempio, nella riqualificazione del Gewiss stadium riuscì ad aprire ai tifosi la nuova curva in meno di un anno dall'inizio degli interventi di rifacimento. La possibilità da scongiurare è che nel 2025-26 ci si trovi in uno stadio "ad assetto e capienza variabile", col pubblico che nella prima parte del campionato occupa dei settori che successivamente si trasformeranno in area di cantiere. Ecco perché gli incontri per definire un preciso cronoprogramma che tenga conto di questi aspetti dovrebbero essere fitti e concludersi rapidamente con un formale accordo tra le parti (Fiorentina, Comune, progettisti e ditte che eseguono i lavori), ma sul piatto ballano milioni di euro e una concessione di diversi decenni che garantisca al club di Commisso la piena disponibilità dei ricavi generati dal Franchi, sia in occasione delle partite, sia negli altri giorni della settimana. I lavori sono stati divisi in lotti, in questi mesi e per i futuri saranno costruite le nuove curve, bagni e spazi per pubblico e atleti. Il sostegno economico di Commisso potrebbe riguardare non il cosiddetto "corpo principale dell'intervento", ma parte delle opere rimanenti. Tutto dovrà essere definito. Le parole distensive tra Palazzo Vecchio e società gigliata di queste ultime settimane saranno il leitmotiv dei prossimi mesi, o riprenderanno gli scontri del passato?