IL POSSESSO CHE NON T'ASPETTI

26.09.2015 00:05 di  Iacopo Barlotti  Twitter:    vedi letture
IL POSSESSO CHE NON T'ASPETTI
© foto di Iacopo Barlotti

Il gioco di Paulo Sousa rispetto a quello di Vincenzo Montella? Una vera rivoluzione.
È bastato il tempo di un'estate e la Fiorentina ha abbandonato il tiki-taka guardiolano per diventare squadra più aggressiva, cinica, che fa del pressing a tutto campo la sua arma migliore. Forse anche più brutta, se è vero che quella del tecnico portoghese resta un'idea di gioco ancora da decifrare. Ma c'è un dato, dopo 5 partite, che è interessante analizzare: quello del possesso palla. Ad oggi, nonostante questa rivoluzione, la Fiorentina è la squadra col maggior possesso palla di tutto il campionato, con 30'09'' di media a partita. Assai più del Napoli di Sarri (fermo a 29'24''), della Roma di Garcia (29'07'') e della Juventus (28'34''). L'Inter, capolista a punteggio pieno, è solo settima, con 26'13'' di possesso palla medio.

Un dato, per i viola, che ricorda molto quello della Fiorentina di Montella, per tre anni sempre ai vertici di questa speciale classifica. Nelle prime sei gare di questa stagione, in quattro occasioni i viola hanno avuto un possesso palla maggiore degli avversari: col Milan (57% contro il 43% dei rossoneri), col Carpi (idem), perfino a Torino (45% granata contro un inutile 55% viola), e poi mercoledì sera contro il Bologna (addirittura 64% viola contro il 36% della squadra di Delio Rossi). Le uniche due occasioni in cui i viola non hanno prevalso è stato contro Genoa e Basilea, ma la spiegazione è facile da trovare: sono state le gare delle espulsioni di Badelj e Gonzalo, ed è dunque comprensibile che gli avversari siano riusciti a conquistare il gioco e il possesso palla grazie alla superiorità numerica (46%-54% col Genoa e 43%-57% col Basilea).

Insomma, è curioso che proprio nell'aspetto che più differenzia Sousa e Montella - il gioco - si ritrovi anche il dato più simile: quello del possesso palla. Un possesso però diverso: meno fine a se stesso, forse anche più brutto, ma probabilmente più efficace. Una statistica, questa, che risponde anche alle critiche che sta ricevendo questa Fiorentina trapattoniana: i viola hanno, sì, abbandonato il tiki-taka, ma non hanno affatto lasciato il pallino del gioco in mano agli altri.

© foto di Iacopo Barlotti