FOTO FV, Biglietto per Francesca sul portone

05.03.2018 15:10 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: Luciana Magistrato
FOTO FV, Biglietto per Francesca sul portone

"Veniva qui con la bimba, era umile e una bella persona, ma quando muore un ragazzo così giovane non c'è molto da dire", al bar enoteca Montecristo di via Porta Rossa Davide Astori andava quasi tutti i pomeriggi, ricorda il proprietario Michele Turini durante le sue passeggiate quotidiane, a "prendere l'aperitivo" come diceva alle persone che lo incontravano puntuale con il passeggino; e aperitivo per la piccola Vittoria significava ovviamente una spremuta. Poco più lontano al parcheggio delle Terme sono custodite le sue macchine, lì era di casa. "Quando abbiamo saputo la notizia, siamo rimasti scioccati. Qui tutti gli volevano bene perché Davide era attento ed educato con tutti, dai miei operai a chiunque incontrasse e gli chiedesse una foto. In centro non è facile vivere ed invece lui si era ambientato bene, conosceva e salutava tutti. Il ricordo che ho di lui è la passeggiata con il passeggino. Non faceva certo pesare che era un giocatore. Tutta la famiglia era tranquilla è riservata. Ed ha sempre partecipato con piacere alle iniziative benefiche che abbiamo organizzato nella zona.

Ricordo due anni fa nella chiesa in piazza Santa Trinità venne per la serata per gli Angeli del bello insieme a qualche compagno e portò la maglia per l'asta benefica. Ed ancora ha partecipato ad una cena di avvocati sempre per beneficenza. Non si tirava mai indietro. Ho chiamato subito i compagni che parcheggiano da noi, come Sportiello, perché pensavo e speravo in una bufala. Siamo tutti molto scossi, ora aspettiamo Francesca e la famiglia per qualsiasi iniziativa o osa di cui abbiano bisogno". Poco mondano, i suoi locali erano La Menagere, i Tredici Gobbi e pochi altri, oltre alle cene con la squadra. Ora sul portone di casa in via delle Terme resta un biglietto per Francesca: "Non ci conosciamo ma voglio che tua figlia sappia che grande padre avesse..." è l'incipit della lunga lettera con un cuore per la compagna con tanto di firma in fondo. Di sicuro la solidarietà dei fiorentini del centro, del "suo" rione, non mancherà alla famiglia.