DON MAX A FV, Astori ragazzo raro. A dicembre...
"Che immagine mi rimane di lui? Del suo sorriso che mi è sempre rimasto impresso, semplice ma forte e penetrante". E' questo il ricordo di Don Massimiliano Gabbricci, cappellano della Fiorentina e della Nazionale. "La prima volta che l'ho visto fu a Coverciano nel 2013, avevo avuto l'incarico di cappellano da poco e mi ha subito colpito, poi l'ho ritrovato anche alla Fiorentina. A distanza di oltre 24 ore da quando ho avuto la notizia non riesco ancora a crederci, provo sconforto e sconcerto come uomo e come suo amico. Stavo per celebrare la Messa e ho faticato ad arrivare in fondo perché avevo il cuore pieno di dolore. E' una perdita pesantissima oltre che per la tragicità dell'accaduto e per l'età giovane, anche perché Astori era veramente un ragazzo raro, non solo nel mondo del calcio, ma nella società, una persona affabile, generosa e straordinaria e vi assicuro che non è retorica. Io avevo già previsto in tempi non sospetti che sarebbe diventato capitano, la fascia era un premio ad una persona straordinaria".
Lei lo ha avuto ospite per una iniziativa sociale: "A dicembre è venuto a fare visita alla mia comunità, la San Michele, dove ci sono tanti ragazzi impegnati in varie attività e lui venne a trovare i ragazzi che fanno sport. Si prestò a tante foto e disse alcune parole semplici ma importanti dello sport nella vita, come veicolo di valori positivi".
Il funerale si terrà giovedì nella basilica di Santa Croce e Don Max, indipendentemente da chi celebrerà la messa funebre, sarà presente: "Non posso non esserci e di sicuro darò un mio ricordo come cappellano azzurro e viola".