COLOMBA A FV: "ITALIANO E MIHA PROPOSITIVI. VLAHOVIC È GIÀ MATURO A SOLI 21 ANNI"
Alla vigilia del derby dell'Appennino tra Bologna e Fiorentina cresce l'interesse per il lunch match di domani che vedrà contrapposte due squadre in forma e che praticano davvero un bel gioco. FirenzeViola.it ha contattato in esclusiva l'ex tecnico dei rossoblù Franco Colomba, che ha spiegato che tipo di partita si aspetta: "Italiano e Mihajlovic sono due allenatori che praticano un calcio propositivo e cercano di impostare la gara quasi sempre per provare ad imporre il proprio gioco. Io credo che faranno di tutto per prevalere, poi si tratta di un derby che conosco bene e so che c'è rivalità tra le tifoserie. I calciatori cercheranno di soddisfarle, sarà una bella partita".
Il rientro di Gonzalez dal primo minuto è un valore aggiunto per Italiano?
"Senza dubbio. Dove c'è qualità c'è sempre anche l'imprevedibilità e quindi il bomber, l'esterno rapido e bravo nel dribbling, l'intelligenza tattica di Callejon, un centrocampo che gioca a calcio... Sono tutti fattori importanti, ma attenzione perché anche il Bologna ha forza fisica, gamba e l'esperienza di gente come Soriano e Medel, quindi secondo me l'esito della gara non è scontato".
Quanto la sta impressionando Vlahovic?
"Vorrei fosse italiano perché ci manca in Nazionale uno come lui. E' straordinario per la forza e la personalità che ha, ma anche il tiro, il colpo di testa, la velocità: è un centravanti vero. Probabilmente se ne andrà, ma il fatto che continui a giocare così depone a suo favore e dimostra che è un vero professionista per l'età che ha. E' già maturo, fa la differenza, ma il Bologna ha trovato una dimensione difensiva importante e di squadra può contenerlo".
Un altro che sta facendo molto bene è Saponara. Se lo aspettava?
"La sorpresa era quando Saponara non giocava. Ha qualità, ma aveva dei limiti che Italiano è riuscito a colmare con fiducia e rispetto. Il suo talento non è mai in discussione però se il tecnico viola è riuscito a farlo rendere come da tanto avrebbe dovuto fare, è merito suo e della volontà di confermarsi del ragazzo. Ora è diventato determinante".
Quanto perdono invece i rossoblù senza Arnautovic?
"Tanto perché il salto di qualità in classifica lo stanno facendo con il gioco di squadra, ma anche con le individualità come lui che hanno dato peso fisico e tecnico. La squadra giocherà più in ripartenza e leggermente in modo diverso con Barrow, Sansone e gli inserimenti di Soriano. Il collettivo sarà più importante".
Il lavoro di Italiano le sta piacendo?
"Ha giocatori che rispecchiano le sue idee come Torreira o Bonaventura. Con loro giochi a calcio, ma lui sta facendo un lavoro importante. E' stato a volte criticato per la gestione della partita, ma è difficile con i 5 cambi: se non li fai sbagli perché la squadra era stanca, se li fai non dovevi toccare niente perché l'andamento del match era quello desiderato. E' successo pure a Spalletti contro il Sassuolo ed il Napoli è primo... Sono scelte che non vanno discusse più di tanto perché solo l'allenatore sa chi ha disposizione".