COLANTUONO A FV, NON AVEVO DUBBI SU BONAVENTURA: DOVEVA SOLO AMBIENTARSI

06.02.2021 15:00 di  Niccolò Santi  Twitter:    vedi letture
COLANTUONO A FV, NON AVEVO DUBBI SU BONAVENTURA: DOVEVA SOLO AMBIENTARSI
FirenzeViola.it
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Il risultato finale della partita di ieri tra Fiorentina e Inter non può certo entusiasmare i tifosi viola, tuttavia è stata più che apprezzabile la prestazione di qualche singolo. Uno dei quali, Giacomo Bonaventura che, da un po' di tempo a questa parte, ha ritrovato la forma: "L'ho visto crescere e sono di parte — dichiara in esclusiva a FirenzeViola.it mister Stefano Colantuono — ma devo dire che non avevo dubbi che si sarebbe fatto valere". D'altra parte chi meglio di lui può giudicare il rendimento di Bonaventura, che ha lanciato prima in Serie B e poi in A dopo la promozione dell'Atalanta nel 2011? "L'ho sempre considerato un giocatore molto importante — continua — Fa della duttilità il suo punto di forza".

Cosa non era andato secondo lei fino ad ora a Firenze?
"Jack ha avuto alti e bassi ma quando cambi piazza è normale, può capitare. Serve prima un po' di ambientamento". 

E basta?
"C'è anche da riconoscere che non stava ancora in formissima, però nel momento in cui ritrova condizione e continuità si dimostra sempre un calciatore di grande levatura".

A suo avviso dove è più producente schierarlo?
"Beh, rispetto a come lo facevo giocare io, e cioè esterno di sinistra nel 4-2-3-1, ha cambiato pelle".

Però è rimasto molto offensivo.
"Certo, io gli affidavo il compito di accentrarsi per concludere o fare assist, ma negli anni ha dimostrato di saper fare molto bene anche la mezzala, mantenendo le sue spiccate attitudini offensive".

Ultimamente l'ha più sentito?
"Sì, circa una decina di mesi fa per chiedergli un favore. In generale ci scriviamo spesso per messaggio, ma non parliamo di Fiorentina".

Lei da circa un mese ha chiuso il capitolo Sambenedettese. E ora?
"Non sapendo se i campionati sarebbero continuati o meno, ho accettato la proposta che mi è stata fatta dalla società del comune in cui vivo, per cui mi era stato chiesto di fare il direttore tecnico e non l'allenatore. Poi non ci siamo trovati nelle strategie e quindi è finita presto, ma va bene così. Resto comunque sotto contratto, ho ancora cinque anni che mi legano alla Sambenedettese, per il resto vedremo".