CIULLINI A FV, Ora serve riposo, non intensità

26.12.2015 19:00 di  Matteo Sestini  Twitter:    vedi letture
CIULLINI A FV, Ora serve riposo, non intensità
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Alessandro Ciullini è nato a Firenze il 24 giugno 1964. Nel suo curriculum compaiono numerose esperienze in serie A, B e Prima Divisione tra le fila di compagini come Fiorentina, Salernitana, Lecce, Vicenza, Atalanta, Sassuolo, Reggina e Benevento. Comincia la sua carriera nel vivaio della Fiorentina, con cui collabora dal 1991 al 2000. La sua carriera prosegue ancora nella Fiorentina (fino al 2002) e prosegue nella stagione 2002/03 all'estero, in Romania, al National Bucarest. Un percorso professionale vissuto al fianco di allenatori come Terim e Mancini. Dal 2004 fino al 2012 è al fianco di Angelo Gregucci alla guida di squadre come Lecce, Vicenza, Atalanta, Sassuolo e Reggina. Inoltre, dal 2004 al 2006, entra a far parte delle nazionali italiane giovanili Under 18, 19 e 20. Dopo l'ultima esperienza con il Benevento approda al Livorno, dove sostituirà il giovane Giacomo Chetoni mentre il peruviano Javier Livia collaborerà con il nuovo arrivato.

Firenzeviola.it lo ha contattato per un approfondimento sul lavoro atletico che la Fiorentina svolgerà a gennaio e per un bilancio della condizione fisica generale della squadra in questa prima parte di stagione: ''Credo che il tipo di gioco chiesto dall'allenatore non influisca sulla condizione fisica generale della squadra. Vedo più una fatica mentale, magari con una componente fisica ma minoritaria. Chiaramente tra campionato e coppa non è facile destreggiarsi, credo soprattutto che la Fiorentina abbia pagato molto il discorso dell'impegno europeo nella gara contro la Juventus. Il percorso generale in Europa League, dove i viola si sono trovati a rincorrere contropronostico, ha sicuramente inciso nell'economia generale della condizione fisica. Sin dal ritiro hanno fatto sempre lo stesso lavoro e ormai gli atleti si sono abituati. Mi pare che Montella e Sousa abbiamo la stessa filosofia di lavoro anche sul piano fisico oltre che tattico. Tanto pallone da subito. Non credo i giocatori abbiano sofferto il passaggio da uno staff ad un altro perché si è continuato sul percorso intrapreso precedentemente. Penso che a gennaio lo staff di Sousa continuerà sulla stessa linea di lavoro e non farà un richiamo di preparazione, inteso come un lavoro fisico di grande intensità. Ci saranno valutazioni soggettive per controllare eventuali carenze individuali. Nel caso lo staff le ravvisasse, alcuni giocatori potrebbero fare integrazione di lavoro, ma niente di estremo. Si parla di molto di lavoro atletico, ma il recupero fisico degli infortunati e il riposo generale sono fattori fondamentali anche dal punto di vista mentale e a questo punto della stagione possono rappresentare una iniezione di energia fondamentale per il proseguo dell'annata''.