CHIARUGI A FV, ILICIC NON FACCIA IL RAGAZZINO. I FISCHI...
Luciano Chiarugi, protagonista in maglia viola a cavallo tra gli anni '60 e '70 e da sempre legato alla società gigliata anche in veste di allenatore, è stato raggiunto da Firenzeviola.it per analizzare il momento delicato della squadra viola, reduce dalla sconfitta interna contro il Napoli e da un avvio di stagione caratterizzato da un'evidente discontinuità di risultati. Chiarugi, il leggendario Cavallo Pazzo, si è innazitutto soffermato sulla sconfitta contro il Napoli:
"Il divario emerso deriva dalla condizione dell'una e dell'altra squadra. Da un lato il Napoli è in forma rispetto all'inizio, d'altro canto la Fiorentina è in calo. Se guardiamo i valori dei singoli il fronte offensivo del Napoli è tra i più forti d'Italia ma la Fiorentina, al di là delle assenze, non sarebbe da meno".
Secondo lei il rendimento viola, tra alti e bassi, è figlio di problematiche profonde e radicate od è semplicemente un normale momento di appannamento?
"Ci sono tante componenti, quando le cose non vanno come dovevano andare vengono fuori anche cose a cui nessuno pensava più come i nuovi acquisti che giocano poco, ad esempio. Si deve fare una disamina rispettosa, sicuramente però la classifica non è delle più rosee"
Capitolo infortuni: Gomez riuscirà finalmente ad imporsi? Bernardeschi avrebbe potuto tornare utile alla causa viola?
"Gomez mi sembra sia in fase di recupero adesso. Bernardeschi? Dispiace tanto per il ragazzo, aveva fatto bene e poteva davvero far comodo alla Fiorentina".
Quale può essere, a questo punto, l'obiettivo stagionale della Fiorentina?
Bisogna cercare di fare quadrato per superare tante cose, come la forma di Cuadrado e Gonzalo che non va bene come in passato. Approfittiamo della sosta per riordinare le idee, i giocatori vanno tenuti tranquilli ma devono essere responsabili in vista delle prossime trasferte. Non sono impegni proibitivi ma in certi momenti è tutto difficile"
Infine il momento di Ilicic: pensa che il suo rapporto con Firenze sia compromesso o c'è ancora un margine per affermarsi in viola?
"Sicuramente non è tranquillo, il suo gesto è stato di rabbia e se ne sarà pentito subito dopo. Lui deve fare qualcosa di più anche per quello che è costato, il suo valore deve venire fuori e non deve essere troppo permaloso e troppo ragazzino. Montella gli ha dato fiducia e i fischi, alla fine, vanno accettati da professionista come parte del gioco. Firenze ha avuto molta pazienza".