CAVASIN A FV, SAMP-FIO? UNO SPOT PER IL NOSTRO CALCIO
Domenica pomeriggio allo stadio Luigi Ferraris di Genova, la Fiorentina proverà a portare a tre la striscia di risultati utili consecutivi in Campionato. Di fronte avrà però una Sampdoria estremamente motivata e “scottata” dalla bruciante sconfitta di San Siro, firmata dal rigore di Icardi a tempo scaduto. Babacar contro Okaka, ma anche Miha contro Montella. Passato e presente che si scontrano e si mischiano per una delle sfide più calde e affascinanti della decima giornata.
La redazione di Firenzeviola.it ha contatto il doppio ex della sfida, Alberto Cavasin, per analizzare il momento delle due squadre e parlare della gara di domenica pomeriggio:
Cavasin, cosa si aspetta da questa partita?
“Sono sicuro che sarà una bellissima sfida. Fiorentina e Sampdoria sono due delle realtà più belle del nostro calcio ed entrambe hanno bisogno di punti se vogliono rimanere attaccate al gruppone di squadre che ambisce al terzo posto”.
Chi arriva più in forma all’appuntamento?
"La squadra di Mihajlovic sta vivendo un momento d’oro e la sconfitta di Milano è stata soltanto una battuta d’arresto. Dall’altra parte, la Fiorentina ha ritrovato sé stessa e il gioco che l’ha caratterizzata negli ultimi due anni. Contro l’Udinese ho visto una grande squadra, che ha dominato l’avversario e, soprattutto, ho notato una coralità di gioco che sembrava smarrita negli ultimi tempi. Insomma, comunque vada, sarà un bello spot per il calcio italiano”.
Quale pensa possa essere la chiave della partita? Se la sente di individuare il possibile protagonista?
“La Samp sta facendo benissimo e ci tengo a sottolineare l’ottimo lavoro svolto da Mihajlovic, ma fino a questo momento l’arma in più dei blucerchiati sono stati i portieri. Prima Viviano e adesso Romero. Quindi mi verrebbe da dire il portiere argentino. Per quanto riguarda la Fiorentina invece, penso che la loro forza stia proprio nella squadra. Il gioco a cui Montella ci ha abituati si basa tutto sul possesso palla, intervallato da imprevedibili e micidiali verticalizzazioni. Ripeto, con l’Udinese ho rivisto una grande Fiorentina e penso che i viola abbiano imboccato nuovamente la retta via”.
Le due squadre sono ai piedi delle zone nobili della classifica. Pensa che questo possa rappresentare già una sorta di spareggio per il terzo posto?
“Ancora siamo all’inizio del Campionato ed è impossibile fare previsioni a lungo termine. La Fiorentina è sicuramente più attrezzata e, soprattutto, più abituata a gravitare nelle zone nobili della classifica, anche se questa Sampdoria sembra avere tutte le carte in regola per trasformarsi nell’outsider della Serie A. Non dimentichiamoci che la Fiorentina di Montella che sfiorò il 3° posto nel 2012-13, era nata dalla macerie di una salvezza raggiunta all’ultima giornata e fu la vera sorpresa di quel campionato. Le vedo comunque entrambe in lizza per un posto in Champions”.
Infine la lascio con una suggestione: se potesse “rubare” qualcosa a Miha e Montella, cosa prenderebbe?
“Sono due tra i migliori allenatori della Serie A. Rappresentano due filosofie quasi opposte sia dal punto di vista tattico che caratteriale. Di Montella mi piace il suo stile e l’aplomb quasi britannico. A Mihajlovic “ruberei” la grinta e la cattiveria agonistica invece”.