CARRARO A FV, VAI VIOLA, È L'ANNO BUONO: VENDICACI AL VIAREGGIO. DIAKHATE PRONTO
Sette anni dopo. La Fiorentina Primavera, con il successo di ieri per 4-1 sulla Juventus, è tornata in finale nella Viareggio Cup, un traguardo inseguito per tante edizioni e soltanto sfiorato nel 2014 e nel 2015, quando il sogno dei baby viola si interruppe alle soglie dell’ultimo atto della Coppa Carnevale. Quella contro l’Inter in programma domani sarà l’occasione per una doppia rivincita della Fiorentina, che contro i nerazzurri non solo va a caccia della “vendetta sportiva” per la sconfitta della finale di appena nove mesi fa a Reggio Emilia, quando in palio c’era lo scudetto, ma anche per quella del 2011 a Livorno: allora decise la doppietta di Dell’Agnello e per Carraro e compagni (allenati da Buso) non ci fu niente da fare. Per ripercorrere gli attimi di quella sfortunata finale nella speranza di un esito opposto nella sfida di domani a Viareggio, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva l’ex stella di quella Fiorentina, ovvero Federico Carraro, oggi punto di forza dell’Imolese in Serie D.
Carraro, che effetto le fa sapere che la Fiorentina è tornata in finale al Viareggio dopo sette anni dalla “sua” volta?
“Sto seguendo bene il Viareggio in questi giorni e il risultato di ieri mi ha fatto davvero molto felice. Battere la Juve non è mai banale e un risultato rotondo come quello di ieri sicuramente darà alla Fiorentina il giusto entusiasmo per affrontare l’Inter domani”.
I ritmi serrati non mancano: domani è già tempo di finale. Nemmeno 48 ore di riposo…
“Sì, certo. Si gioca ogni due giorni e i 90’ si fanno sempre sentire sulla partita successiva, sia sulle gambe sia in testa. E questo soprattutto se le gare, come nella fase finale, sono da dentro o fuori e ci si gioca tutto in gara secca. Sette anni fa la mia Fiorentina arrivò un po’ scarica a quell’appuntamento e questo aspetto ci condizionò…”
Che ricordi ha di quella partita? L’Inter vinse 2-0 ma voi vendeste cara la pelle…
“Ce la giocammo ma negli episodi decisivi la formazione di Pea fu più brava di noi e nel complesso meritò la vittoria. Mentalmente i nerazzurri furono più lucidi di noi, ma sotto l’aspetto tecnico ce la giocammo fino alla fine”.
C’è un giocatore di questa Fiorentina che l’ha particolarmente sorpresa?
“I viola sono nel complesso un ottimo gruppo, non so se ancora più forte del nostro che arrivò a giocarsi la semifinale scudetto e vinse la Coppa Italia. Di sicuro quello che mi sembra più pronto per la prima squadra è Diakhate, ma assieme a lui anche Gori sta facendo benissimo: fa gol e lavora molto per la squadra”.
Quanto spera in una rivincita dei viola domani per vendicare anche la vostra finale?
“Mi auguro davvero che la Fiorentina porti finalmente a casa la Coppa Carnevale: la società si meriterebbe questa vittoria, anche perché arrivare sempre in fondo e poi non vincere mai dà dispiacere. E secondo me per i ragazzi di Bigica è davvero l’anno buono”.