CARMIGNANI A RFV, Cabral non aspetta la palla come Jovic
Diego Carmignani, giornalista di Radio Rai, si è così espresso ai microfoni di Radio FirenzeViola sul successo della Fiorentina in semifinale d’andata di Coppa Italia: “Cabral fa quello che deve fare un nove. Intanto essere presente e letale, poi fa un lavoro di fatica enorme. Il brasiliano non rimane ad aspettare il pallone, come invece mi sembra faccia Jovic. Si muove tanto ed è affamato, cosa che gli mancava. Mi sembra sia stato totalmente integrato in questa squadra e ieri ho trovato poche note stonate. Anche Dodo è la riprova di quanto la Fiorentina abbia avuto due facce quest’anno, poiché adesso pure il terzino ex Shakhtar mi sembra integrato”.
Ikoné ancora non convince al 100%?
“A volte sembra imprendibile, altre non riesce a interpretare bene il suo ruolo. Ieri in particolare mi ha dato l’impressione di un giocatore che poteva fare meglio”.
Che clima si respirava, ieri, allo stadio Zini?
“Abbiamo sottolineato in cronaca l’atmosfera riconciliate col calcio, soprattutto a fronte dell’altra semifinale. In Inghilterra l’FA Cup la vincono tante squadre diverse, mentre da noi quando c’è un’occasione per una “piccola” è qualcosa che suscita anche più attesa di una partita tra squadre maggiormente blasonate”.
In vista del ritorno la Cremonese può impensierire la Fiorentina?
“La squadra vista in Coppa Italia con Napoli e Roma è stata senz’altro sottovalutata, poi alla fine è terminata malissimo per queste ultime due compagini. Ieri invece i viola hanno fatto benissimo a non sottovalutare la Cremo e in questo bisogna dare ampio merito a Italiano, che a questo punto avrà capito a maggior ragione come disinnescare gli avversari”.
Lei chi preferirebbe affrontare in finale tra Juventus e Inter?
“Bisogna capire che punto della stagione avranno in quel momento le due squadre. In nerazzurri potrebbero addirittura essere fuori dalla Champions e attaccata alla finale di Coppa Italia come ultimissima spiaggia da raggiungere. I bianconeri nonostante la penalizzazione sono, invece, vivi e dovranno fare i conti con l’obiettivo Europa League e la voglia di risalire la china in A. Per valori assoluti, però, preferirei affrontare l’Inter se fossi nella Fiorentina”.