ANTOGNONI A FV, La Champions? Era l'anno giusto
Per una volta posticipiamo saluti ed auguri e chiediamo: scusi Antognoni, perchè... "era l'anno giusto"? "Perchè la sconfitta di Cagliari ha complicato tutto. E poi hanno vinto anche Milan e Napoli... L'anno giusto perchè la Fiorentina ha ricostruito benissimo, Pradè e Macià hanno fatto un grande lavoro, e se togliamo Juve e Napoli non vedo squadre tanto superiori ai viola. Ecco perchè era l'anno giusto per arrivare terzi. Prenda Inter e Roma ad esempio: hanno sbagliato la stagione, e non succederà di nuovo. Lo stesso Milan è partito in ritardo... L'anno prossimo sarà tutto più difficile”.
Quindi il sogno Champions è davvero svanito? "No non dico questo, anzi... la Fiorentina ci deve credere fino alla fine. Mancano ancora otto giornate, e domenica a Firenze arriva il Milan. Certo, se ora dovessi fare un pronostico direi più Europa League che Champions".
A proposito di Fiorentina-Milan... “E' una partita da tripla. Mancherà Gonzalo, rientra Borja Valero, piuttosto vediamo come starà Jovetic. Come verrà accolto Montolivo? Sarà fischiato, è ovvio. La gente fischierà anche perchè il Milan fa paura, e comunque sarà una partita aperta, spettacolare”.
Comincia così la chiaccherata con Giancarlo Antognoni, per tutti il "capitano", che oggi festeggia i suoi primi 59 anni. Giancarlo è sempre tifoso viola, anche se i rapporti con la società non sono cambiati, tra indifferenza e cordialità.
Ma Antognoni pensa ancora alla Fiorentina? “Il pensiero va e viene. Sono tifoso della “mia” Fiorentina, sono vicino ai tifosi che considero una seconda famiglia, per loro vorrei il meglio. Al rientro non penso, alla mia età si vive di realtà, non di sogni”.
E qual'è la realtà di Antognoni? “Quella di un uomo realizzato, nel lavoro, nella carriera, nella famiglia sopratutto. Non mi posso proprio lamentare”.
Gioca ancora a golf? "Eccome, è la mia seconda passione. Gioco spesso con Prandelli, purtroppo vince quasi sempre lui".
Torniamo all'attualità, chi l'ha sorpresa di più tra i giocatori viola? “Sicuramente Borja Valero, non era conosciuto. La sua assenza si è vista contro il Cagliari”.
Lei ha detto che Aquilani è il nuovo Antognoni. E' soddisfatto della sua stagione? "Aquilani è questo, forse un po' discontinuo. Però sta facendo quello che mi aspettavo, una stagione tutto sommato positiva”.
Come si comporterebbe con Jovetic? “Oggi comandano i giocatori, certe dichiarazioni sono una prassi normale. Però non mi preoccuperei: il suo erede è Giuseppe Rossi. Più di Ljajic, che sta crescendo ma ancora gli manca qualcosa. Un tridente Cuadrado-Jovetic-Rossi può dare grandi soddisfazioni. Se poi Jovetic decide di andarsene, ci vuole un bel centravanti ed il 4-3-3 è fatto. Osvaldo? Sì, ma non c'è solo lui”.
Si parla anche di Torres... “No, io andrei su un giocatore più motivato, forse anche più giovane. Anche se Torres non è certo vecchio...".
Chiudiamo con la nazionale, e ripartiamo da Giuseppe Rossi... “Se recupera si gioca un posto da titolare - auspica Antognoni. Con Balotelli farebbe una grande coppia, Prandelli credo proprio che ci punti”.
Visto l'ultimo Brasile, l'Italia può vincere i mondiali? “Innanzitutto manca ancora più di un anno, il Brasile potrebbe non essere questo, potrebbe trovare altre individualità. Certo, quello che ha pareggiato con l'Italia non è il solito Brasile. Io per la vittoria finale terrei d'occhio anche l'Argentina, oltre alle solite Spagna e Germania”.
Un saluto, un brindisi, una stretta di mano... Antognoni ci è sembrato davvero una persona serena. Per la Fiorentina dei Della Valle, invece, un'occasione perduta. Auguri.