"AMARCORD", Baggio e quella danza sul ghiaccio
Baggio come Nureyev avevamo titolato. Mutu come Baggio aggiungiamo oggi alla luce della mirabolante prestazione del rumeno di ieri sera. Vi riproponiamo l'Amarcord certi di smuover ancora i dolci ricordi di querlla sera che si è ripetuta 24 ora fa a Trondheim.
"Coppa Uefa 89-90 e la memoria va al divin codino che danza sui ghiacci come e meglio del famoso ballerino russo. Doverosa premessa e omaggio all'ex fuoriclasse viola che ci fece sognare una fredda sera di tanti anni fa. Ma veniamo al presente e al fatto tecnico.
Da ora, vietato sbagliare. La Fiorentina affronta i sedicesimi di finale di Coppa Uefa lasciandosi alle spalle un periodo fatto di risultati mancati, di obiettivi sfumati e di polemiche esagerate. E meno male che ieri sera ci hanno pensato gli amici livornesi a tirarci su il morale fermando la scalata del Milan e consentendoci così di affrontare l’impegno europeo mantenendo il quarto posto in classifica, in piena corsa Champions League. Rosenborg – Fiorentina è una new-entry in tutti i sensi; mai le due squadre si sono incrociate in una competizione europea e mai i viola hanno affrontato una squadra norvegese in nessuna delle tre coppe continentali. Vietato sbagliare dicevamo e ci riferiamo alla formula che da questo turno prevede l’eliminazione diretta dopo la qualificazione ottenuta nel gironcino preliminare. E vietato soprattutto sbagliare i tacchetti visto che con tutta probabilità il campo dello stadio Laerkendal di Trondheim sarà ghiacciato dopo le nevicate degli ultimi giorni.
Questo particolare atmosferico ci fa tornare indietro di 19 anni, quando a Kiev il 6 dicembre '89 andò in scena un misto fra pattinaggio artistico e una partita di calcio con primo ballerino un certo Roberto Baggio. La location era lo stadio della Dinamo, si giocava il ritorno degli ottavi di finale della coppa Uefa 89-90 e la colonnina di mercurio stazionava abbondantemente sotto lo zero. All’andata la Fiorentina si era imposta per 1-0 con un rigore dello stesso Baggio e quella sera era chiamata a compiere una vera e propria impresa. Il divin codino era a prima vista irriconoscibile, nascosto da una fascia paraorecchie che ci piace definire naif, ai limiti del buon gusto, ma evidentemente funzionale visto il freddo polare. Unica costante la straordinaria ed innata abilità che gli permise di danzare sui ghiacci dell’Ucraina regalando una qualificazione storica a tutto il popolo viola.
Stasera toccherà a Mutu e compagni riscaldare l’ambiente e poichè la stazza e la classe ricordano molto da vicino il piccolo Nureyev in maglia viola dell’epoca, consigliamo anche al rumeno un qualcosa che lo caratterizzi e lo protegga dal freddo. Visti i precedenti un po’ di scaramanzia non guasta." E infatti Mutu ci ha ascoltato...