MIHA, Racconta: "Ero un morto che cammina ma..."
Ospite dei Gazzetta Awards ieri, il tecnico del Bologna ed ex Fiorentina Sinisa Mihajlovic ha raccontato la sua lotta alla leucemia: "C’è il sole, si vede la luce. Nel calcio puoi avere tanti amici e quando va male non ne hai più, ti ritrovi solo nel buio. Così capisci ancora di più quanto sia importante la famiglia. Arianna è la sola persona che conosco che abbia, se si può dire, più palle di me.
Non tutti possono affrontare il male nello stesso modo, ma l’importante è non tirarsi indietro e non perdere la voglia di vivere. Avevo promesso ai miei giocatori di andare a Verona, pesavo solo 72 chili, ero un morto che cammina, ma era una promessa. Non tutti possono affrontare il male nello stesso modo, ma l’importante è non tirarsi indietro e non perdere la voglia di vivere".