MAREGGINI, Viola sono stati penalizzati da arbitri
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato in esclusiva Gianmatteo Mareggini, ex portiere, tra le altre, di Fiorentina, Palermo e Livorno, e attuale preparatore dei portieri della Nazionale italiana Under 18. Il tecnico ha tracciato un bilancio del campionato di serie A, con particolare attenzione a Juventus e Fiorentina, protagoniste dell’ultima giornata di campionato, soprattutto per le polemiche intorno all’arbitraggio di Orsato.
“Non è la prima volta che accadono episodi sfavorevoli alla Fiorentina, non è successo solo con la Juventus. Le polemiche non sono riferite, secondo me, solo alla gara con i bianconeri, ma alle ultime partite, in cui la squadra di Montella è stata penalizzata, dal goal in fuorigioco nella gara con l’Inter, alla squalifica eccessiva di Borja Valero. Insomma, dopo tutti questi episodi a sfavore, trovo normale che il club toscano si sia lamentato, ne aveva tutto il diritto. Credo che anche la Juventus avrebbe fatto lo stesso a parti invertite”.
Crede che questi episodi influenzeranno psicologicamente la Fiorentina nella sua lotta al terzo posto?
“Direi che la Fiorentina è già stata abbastanza penalizzata nella lotta al terzo posto dalle decisioni avverse. Però nel calcio queste cose possono succedere e credo sia meglio pensare a ciò che si può ancora conquistare, piuttosto che soffermarsi su quello che è stato tolto. Anche perché la squadra viola ha ancora molto da conquistare: è in finale di Coppa Italia e inoltre ha possibilità secondo me anche in Europa League, perché quella sarà un’altra partita. Ci sarà Borja Valero, che è un giocatore determinante per il suo centrocampo, e ha più possibilità di passare il turno di quanto si possa pensare. La vedo meglio in coppa che in campionato”
E per quanto riguarda la Coppa Italia? Chi vede favorita tra Napoli e Fiorentina?
“In Coppa Italia quando arrivi alla finale te la giochi alla pari, non ci sono differenze. Può vincere l’una o l’altra squadra. La Fiorentina ha due occasioni molto importanti in coppa e fino a 15 giorni fa era in piena corsa anche per il terzo posto, quindi direi che sta facendo un ottimo campionato, ancora migliore di quello dello scorso anno”.
Da preparatore dei portieri, come giudica la forma di Buffon? Crede che giocherà ancora per molto?
“Sinceramente me lo auguro, perché Buffon è l’espressione più bella della tecnica del portiere degli ultimi 15 anni, forse anche degli ultimi 20. Spero per lui che giochi il più possibile, perché questo era il mio desiderio quando ero portiere. Oggi uno con l’età di Gigi può togliersi ancora tante soddisfazioni”.
Se dovesse individuare un suo successore, magari anche tra i portieri che allena in Nazionale?
“Come successore immediato indico Perin del Genoa, che secondo me è un giovane di prospettive molto importanti. Poi ce ne sono anche altri, tipo Scuffet, che io sto allenando, e che ha esordito a 17 anni con l’Udinese. Portieri italiani bravi ce ne sono. La differenza con il passato è che prima questi giovani venivano fatti sistematicamente giocare, mentre oggi, con il mercato libero, ci sono tantissimi portieri di tutte le nazionalità, tecnicamente spesso non all’altezza della situazione, per cui anche per i portieri italiani diventa difficile stare sul campo e farsi vedere”.
E’ d’accordo con la comune convinzione che il nostro campionato sia poco avvincente?
“La Juventus ha creato il vuoto intorno a sé, e c’è un grande divario con le altre squadre. Diciamo che sembra un campionato già scritto, ormai è così da due o tre anni, un po’ perché la Juventus è molto forte e un po’ perché le altre non sono tanto all’altezza della situazione. Credo anche che il campionato di Serie A manchi di calciatori italiani. E’ un dato statisticamente certo che le squadre italiane non vincono in campo europeo da quando si è riempito il campionato di giocatori stranieri. Quando abbiamo vinto le ultime Champions League avevamo in campo molti giocatori italiani e io sinceramente tornerei a quando le squadre erano composte da giovani di prospettiva, cresciuti e formatisi in Italia, il che sarebbe un valore aggiunto non solo per le società, ma anche per la Nazionale”.