La Turchia di Montella alle prese con il caso del portiere Ozer

La Turchia di Montella alle prese con il caso del portiere OzerFirenzeViola.it
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Oggi alle 19:20Ex viola
di Redazione FV

L'ex tecnico della Fiorentina, attuale ct della Turchia, Vincenzo Montella, è impegnato con la sua Nazionale nelle qualificazioni ai Mondiali 2026. In attesa della della seconda gara con la Georgia, in casa turca è scoppiato il caso del portiere Berke Ozer, stato accusato di aver abbandonato il ritiro stato inserito nella lista dei convocati per la partita di ieri, vinta 6-1 contro la Bulgaria. 

Il portiere, che è stato recentemente protagonista in Europa League con tre rigori parati consecutivamente alla Roma (due a Dovkyk e uno a Soulé) tra i pali del Lille, "ha lasciato il nostro centro di allenamento al suo ritorno a Istanbul, motivando la sua partenza con l’esclusione dalla lista per la partita Bulgaria-Turchia di ieri (sabato), senza alcuna autorizzazione da parte del nostro staff tecnico e amministrativo - si legge nel comunicato della Federazione - Mentre ci stiamo impegnando con dedizione per qualificarci alla Coppa del Mondo (...), un comportamento simile è inaccettabile".

Il ct Montella con la Bulgaria gli ha preferito il portiere del Galatasaray, Ugurcan Cakir, titolare ed ha lasciato in panchina Altay Bayindir del Manchester United e Günok del Beşiktaş mentre per Berke Ozer era prevista la tribuna.

Il portiere ha però risposto via Instagram smentendo la fuga: "Ho detto che, se non fossi stato convocato per la partita, sarebbe stato meglio che trascorressi quel periodo a riposarmi e a seguire un trattamento" ha scritto. "Nonostante ciò, dopo essere stato chiamato, ho raggiunto il ritiro con l’orgoglio di indossare la maglia del mio Paese, come sempre. Durante tutto il periodo, non ho mai mostrato segni di scarsa motivazione. Ma quando ho visto la lista dei convocati, ho capito quanto fossero inutili le discussioni fatte nei giorni precedenti, e che chi prende le decisioni nella squadra del mio Paese, che rappresento con orgoglio all’estero, non era motivato né dalla performance né dalla volontà di vincere" prosegue con una frecciata a Montella.

"Questa decisione non è in alcun modo un comportamento mirato a danneggiare i miei compagni o a mancare loro di rispetto. Al contrario, sono sempre stato onorato di far parte della nostra straordinaria rotazione di portieri, con cui mi confronto da anni e di cui sono orgoglioso per la qualità. Per me, la Nazionale è la più grande fonte di orgoglio nella mia carriera" la chiosa via social.