GOBBI, A Firenze nessun saluto dalla dirigenza

19.08.2010 19:12 di  Redazione FV   vedi letture
Fonte: Sito Ufficiale Parma
GOBBI, A Firenze nessun saluto dalla dirigenza
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Queste le parole in maglia crociata di Massimo Gobbi che questo pomeriggio ha incontrato i giornalisti nella sala stampa del Centro Sportivo di Collecchio. Gobbi spiega le motivazioni che lo hanno portato a Parma: "A parole certe cose sono difficili da spiegare. Parlando con Leonardi abbiamo capito subito che per entrambe le parti poteva essere la scelta giusta. Questa è una società ambiziosa. E' una cosa che ho sentito dentro".

"Devo ringraziare il direttore Leonardi ed il Presidente Ghirardi che mi hanno voluto qui. Ho avuto contatti con altre società, contatti che mi hanno fatto piacere, ma la prima volta che ho parlato col direttore ho capito che qui c'era la voglia di fare qualcosa di importante. Sono contento di essere qua, ho grande entusiasmo. Non vedo l'ora di inziare questa stagione che mi auguro sia positiva".

Massimo Gobbi, lei può ricoprire diversi ruoli, ma dove vorrebbe giocare s epotesse scegliere?
"Io ho iniziato giocando da centrocampista, poi già prima della Fiorentina ho giocato anche da terzino sinistro. Posso ricoprire entrambi i ruoli è una delle mie caratteristiche, ma decideremo assieme al mister dove pensa di potermi sfruttare al meglio. Per me non ci sono problemi".

Il Parma ha fatto una campagna acquisti con molti giovani di prospettiva. Crede che la sua esperienza la possa responsabilizzare di più?
"Purtroppo l'età avanza e un po' di esperienza ce l'ho. Io porto qui anche questo. Ci sono tanti giovani interessanti e nei loro confronti mi metto a disposizione. In ogni caso penso di aver ancora tanto da dare, in fin dei conti i trent'anni non li ho ancora compiuti".

Vista la sua esperienza, pensa che gli obiettivi di questa squadra possono essere grandi?
"Penso che questa squadra possa fare molto bene, ovviamente gli obiettivi vanno raggiunti volta per volta. Abbiamo un buon gruppo, un buono staff. E' una società organizzata. Credo che ci sia tutto quello che serve per fare molto bene".

Qual'è lo spirito con cui ha lasciato Firenze?
"Cono loro mi sono lasciato bene. A Firenze ho passato quattro anni eccezionali dove mi sono tolto grandi soddisfazioni. Mi è dispiaciuto andar via, quella è stata una bella parentesi della mia vita. Mi è dispiaciuto non ricevere alcun saluto dalla dirigenza, ma sono cose che ci possono stare. Mi sento di salutare tutti perché sono stato davvero bene, ma questo è il lavoro, questa è la vita e bisogna guardare avanti. Qui c'è un progetto importante da partare avanti".

L'infortunio di Galloppa le mette ancora più responsabilità?
"Come ha detto il presidente, anch'io ci tengo a precisare che non arrivo per sostituire Daniele, al quale faccio un in bocca al lupo per una pronta guarigione. Sento la responsabilità, come è giusto che sia, ma questo non mi spaventa".

Come ha lavorato durante l'estate?
"Io sono stato a Milano, da un amico preparatore che mi ha aiutato in questo periodo per farmi arrivare abbastanza pronto all'inizio di campionato. Credo di essere più o meno in linea con quello che hanno fatto gli altri miei compagni. Un po' di esperienza a livello di ritiri ce l'ho e credo essere pronto, mi manca solo il lavoro sul campo".

Quali sono le motivazioni che le hanno fatto scegliere Parma?
"A parole certe cose sono difficili da spiegare. Parlando con Leonardi abbiamo capito subito che per entrambe le parti poteva essere la scelta giusta. Questa è una società ambiziosa. E' una cosa che ho sentito dentro".

Anche la Roma era interessata a lei...
"Teoricamente si dovrebbe scegliere una grande, ma nella pratica le cose sono molto diverse. Seppure il loro interesse mi ha fatto piacere. Con la Roma non è stata una cosa concreta, mentre un'offerta concreta è arrivata dal Parma. Ho sentito la voglia del direttore di avermi qua e per me questo interesse è una cosa molto importante".

Dalla Fiorentina è andato via anche Prandelli, ora in Nazionale, con cui lei ha già disputato una partita. Lei ci pensa a questo traguardo?
"Io ho un buonissimo rapporto con il mister, sono contento che sia approdato in Nazionale. Io ho grando ambizioni, come le ha il Parma. Rivestire la maglia azzurra sarebbe un sogno, ma ora mi sembra eccessivo parlare di questo. Mi sembra più opportuno parlare del Brescia, nostro prossimo avversario".