SOTTIL, Allibito dalle critiche. Adesso 10 gol

20.07.2022 12:02 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
Fonte: dal nostro inviato a Moena - A.Gian.
SOTTIL, Allibito dalle critiche. Adesso 10 gol
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Undicesimo giorno di ritiro per la Fiorentina in quel di Moena; come di consueto, al termine dell'allenamento mattutino (l'unico previsto oggi), in sala stampa ha parlato un calciatore dei viola. Stavolta è toccato a Riccardo Sottil, che ha risposto così alle domande dei giornalisti, tra cui FirenzeViola.it:

Sulle sue potenzialità e la sua crescita: "A Firenze sono arrivato che avevo solo 16 anni: ho fatto un grande percorso di crescita, ho coronato il sogno di arrivare in prima squadra ma da me aspetto ancora tanto. Sono molto critico con me stesso, cerco sempre di alzare l'asticella. Sicuramente voglio fare gol, è quello lo step che mi manca. Gol, assist e numeri. E partire il più possibile tra i titolari".

Sulle critiche ricevute e il salto di qualità: "Qualche critica l'ho letta... e sono rimasto allibito. Io però non gli voglio dare peso. Bisogna trovare sempre il giusto equilibrio, spesso vengono riportate delle cose non veritiere. Non parlo del lato personale... è giusto che la stampa possa fare delle critiche: leggo anche delle cose extra campo che non mi fanno piacere".

Sulle parole di Pradè su di lui: "Stimo molto al direttore: ha voluto con forza farmi tornare a Firenze. Le prendo con grande voglia di migliorarmi, mi servirà come stimolo. Devo aggiungere un mattoncino in più e crescere, anche se a livello personale e di squadra abbiamo molto bene".

Sulle offerte ricevute: "Di queste cose parla solo il mio agente... io mi concentro solo sul campo e su me stesso".

Se ha un obiettivo in termini di gol: "Non mi piace mettere dei target prefissati... però sì, almeno dieci gol li vorrei fare".

Sugli obiettivi di squadra: "E' chiaro che vogliamo migliorarci, vogliamo alzare l'asticella ma sappiamo anche che ci sono squadre molto attrezzate per fare bene. Inutile nasconderci, fare meglio del 7° posto vuol dire andare o in Champions o in Europa League".

Se ha parlato con il padre Andrea, nuovo tecnico dell'Udinese: "Lo sento ogni giorno... è molto carico per l'avventura ad Udine ma devo dire che se l'è guadagnato sul campo il palcoscenico della Serie A, per il grande lavoro svolto ad Ascoli. Spero di fargli un gol quando lo incontrerò..."

Su Gabriele Gori: "E' molto forte e ovunque è andato ha fatto gol. Quest'anno è stato sfortunato per alcuni problemi avuti perché a Cosenza era partito bene: è un ragazzo con la testa sulle spalle ma quello che gli manca è solo la continuità".

Su quello che gli chiede Italiano: "Per lui sono un attaccante e devo essere decisivo e incisivo: devo far gol e assist, nient'altro. Devo essere come vuole lui".

Sull'errore da non fare l'anno prossimo: "Abbiamo l'esperienza europea di Gollini e Jovic: non dobbiamo assolutamente pensare che ci sia tutto dovuto e sia tutto scontato. Dobbiamo partire al massimo subito, sia in Conference sia in Serie A".

Sulla convocazione in Nazionale con Mancini: "E' stata un'esperienza bellissima ma non mi son potuto allenare con il gruppo perché ero infortunato. Il ct mi aveva detto che voleva portarmi in Nations League ma purtroppo non sono potuto andare... il mio sogno però è quello di vestire la maglia azzurra".

Sul battibecco con Gonzalez: "L'agonismo c'è in tutte le squadre di calcio... con Nico ho un grandissimo rapporto, sono cose normali quando c'è agonismo in campo. Sono cose che nascono e muoiono in campo. Sono cose che finiscono subito, nulla di che".