ADANI A RFV, Coppa Italia a Firenze vale una Champions
Tra i tanti protagonisti della conferenza per presentare il 21esimo Memorial Niccolò Galli, Daniele Adani ha parlato a margine dell'evento coi giornalisti presenti, tra cui gli inviati di FirenzeViola: "Giovanni è stato mio dirigente. Mi ricordo anche il ragazzo, Niccolò. Col sorriso, con l'esuberanza e con tutta la sua energia. Per me è un piacere essere qui per ricordarlo".
Da ex Fiorentina, Adani ha parlato anche dello storico appuntamento di mercoledì in Coppa Italia: "Per la partita di mercoledì c'è tanta attesa. Ricordo benissimo la finale di ritorno contro il Parma, l'assist di Chiesa per Nuno Gomes e la Fiesole che scoppiava. Ricordo benissimo lo stadio, quando arrivai mi rimase impresso un tifoso con un cartellone in mano con scritto "alziamola noi". Sono flash che sono scolpiti nella mente. Credo che dopo 22 anni sia l'ora per sostituire quei ricordi con gli altri. La Coppa Italia con la Fiorentina equivale alla Champions League. Il calcio è della gente ed è difficile trovare una piazza, una tifoseria, così calda e appassionata. So che la squadra e l'allenatore sono molto legati alla città, è il momento di portare a casa questo sentimento.
Recentemente abbiamo visto una partita a San Siro, dove abbiamo visto la forza dell'Inter ma anche quella della Fiorentina. Ha tante opportunità con tanti giocatori, può arrivare ad essere pericolosa con tanti giocatori. In una finale secca ci son tanti fattori, questo potrebbe esserne uno, l'accompagnamento continuo in area. Adesso i gol stanno arrivando anche dagli attaccanti. Non c'è una favorita assoluta, la Fiorentina è una squadra preparata per queste partite".
Su Nico Gonzalez: "Era strano il suo rendimento altalenante; è un calciatore preso per fare la differenza. Ricordo sempre che senza l'infortunio sarebbe stato campione del mondo con l'Argentina e che ha vinto una Coppa America da protagonista. Si è visto per ora poco per le sue potenzialità, ma al momento giusto è uscito con le sue caratteristiche".
E sul percorso di Vincenzo Italiano: "La garanzia della stagione è l'idea di calcio di questo allenatore. Io punto anche sulla passione di Italiano. Poi c'era da trovare un assetto, i nuovi acquisti hanno tardato un po' ad adattarsi, penso ad un calciatore dal valore indiscutibile come Dodò, che all'inizio ha faticato. Italiano invece è stata sempre una garanzia".
Così invece sul ballottaggio in difesa tra Igor e Martinez Quarta: "Credo che Martinez Quarta debba essere solo un po' più centrato a livello di attenzione. L'argentino ha grande predisposizione all'impostazione, mentre Igor è più predisposto al duello. Son caratteristiche diverse e credo che Italiano non sbaglierà la scelta".
In chiusura invece, sulla finale di Conference col West Ham: "La Fiorentina penso che se la giocherà alla pari. C'è arrivata con estremo merito a questa finale e dovrà preparare questa partita con grande autostima nonostante la forza dell'avversario. L'Inter pure ha dei mezzi importanti, anche se gioca contro la squadre più forte del mondo. La Roma anche parte sfavorita, ma ha un fuoriclasse in panchina come Mourinho"