Pioli e tutte le matasse della Fiorentina ancora da dipanare

Una settimana ancora e prenderà il via la nuova Fiorentina di Stefano Pioli, alla sua terza presenza in maglia viola, tra le sei stagioni da giocatore e le due da allenatore. C'è molta attesa per il suo arrivo, che dovrebbe essere a ridosso del ritiro stesso, per capire come gestirà la larghissima rosa a disposizione e soprattutto come si porrà nei confronti di alcuni "casi" scottanti della Fiorentina. Tutte cose che non può certo lasciare al caso.
Rosa extra large
I giocatori rientrati dai prestiti e quelli che hanno finito il loro percorso nella Primavera sono tanti, troppi, e per alcuni, ritenuti fuori dal progetto, il destino è già segnato. Difficile però immaginare che in questa settimana chi non è destinato a rimanere possa trovare una collocazione. E allora cosa farà il tecnico? Cercherà di coinvolgere tutti o gli esuberi sul mercato faranno una preparazione a parte? Molte società ormai per agevolare il lavoro dei tecnici e ovviamente in linea con le loro scelte lasciano fuori alcuni giocatori, basti pensare alla Juventus della scorsa estate e al Milan che ha iniziato oggi senza alcuni elementi, ma anche alla Fiorentina di Palladino che lasciò fuori rosa alcuni per poi, come accadde per Ikoné, reintegrarlo se le cose vanno troppo alla lunga o se ha caratteristiche che nella rosa mancano.
Casi di mercato
Pioli dovrà poi cercare di capire se Moise Kean, con la clausola ormai in scadenza, è convinto di restare e di essere al centro del progetto anche del nuovo tecnico. Così come, a maggior ragione, dovrà capire le motivazioni di Dodo che non rinnova e non vuole restare, a differenza della volontà di tenerlo della società. Trattenere giocatori fondamentali per il gioco scontenti non è certo utile perciò Pioli dovrà fare anche lo psicologo o meglio ancora il padre di famiglia che deve motivare i suoi giocatori. In questo il tecnico è sempre stato bravo ma poi, nel mercato, subentrano tante cose.
Giovani da lanciare
Tra i prestiti rientrano tanti giovani che si sono fatti le ossa in altri club, magari in categorie minori, e Pioli dovrà capire se sono pronti per una Fiorentina ambiziosa (sarà ancora questa la parola chiave viola?), così come per i ragazzi che come detto all'inizio hanno finito il percorso in Primavera come Caprini e Rubino anche se sia loro che tanti altri sembrano già destinati ai prestiti.
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