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In Conference con o senza Dzeko? Il primo dubbio di Pioli

In Conference con o senza Dzeko? Il primo dubbio di PioliFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
Oggi alle 17:32Copertina
di Alessandro Di Nardo

C'è un interrogativo che aleggia sulla testa di Stefano Pioli. Un dubbio che, probabilmente, il tecnico viola si porterà dietro fino a giovedì. Con o senza Edin Dzeko? Il riferimento è alla prima uscita stagionale della Fiorentina, l'andata del preliminare di Conference League in programma giovedì (ore 20 a Presov, in Slovacchia) contro il Polissya Zytomyr. Una gara da non sbagliare: perché dal primo giorno di ritiro tutto il gruppo, Pioli in testa, ha cerchiato quell'appuntamento sul calendario. 21 agosto, l'inizio di un cammino che può portare alla finale di Lipsia. Lo hanno confermato anche i calciatori nelle varie conferenze di presentazione: la rincorsa a quella 'maledetta' coppa è una delle priorità della stagione e Pioli ha accettato di tornare a Firenze anche sulla base di questa motivazione. Per farlo, non si possono sottovalutare i primi avversari - la memoria degli incroci estivi da brivido contro Twente, Rapid Vienna e soprattutto, l'anno scorso, Puskas Akademia, una squadra dal valore simile al Polissya - è ancora viva. 

Servirà la miglior Fiorentina possibile. E qui la domanda che produce l'interrogativo: qual è, in questo momento, la miglior Fiorentina possibile? Perché va tutto messo in relazione al 'qui ed ora'. Nessun giudizio universale, nessuna bocciatura, ma che Dzeko non rappresenti in questo momento quel totem offensivo in grado di distribuire giocate degne di un curriculum da Harvard non è una notizia dell'ultim'ora. Il bosniaco, 39enne, non è ancora tirato a lucido. In questo momento dell'anno ci sta, ma Pioli non si può permettere nessuna leggerezza giovedì. Per questo, nel laboratorio del Viola Park, sta provando anche una soluzione diversa, senza l'ex Roma e Inter davanti: 3-5-2, per dirla in freddi numeri, con Gudmundsson e Kean davanti e un centrocampista (seppur offensivo, come Fazzini o Richardson) da mettere a fianco di Sohm e Fagioli. Questa l'opzione uno per il momento, un'idea che permetterebbe al tecnico emiliano di giocarsi una carta platino a partita in corso, con l'inserimento del cigno di Sarajevo in caso le cose non si mettessero bene. 

Viceversa, con Dzeko, Kean e Gud dal 1', in panchina rimarrebbe poco o nulla (da qui anche la richiesta sul mercato di una punta in più, visto che Lucas Beltran appare sempre più ai margini del progetto). Decideranno comunque insieme, Dzeko e Pioli: perché l'ex allenatore del Milan stravede per Edin, che è già diventato un referente dello spogliatoio. Si confronteranno e Pioli spiegherà le sue ragioni. Intanto adesso sono soltanto due sedute di allenamento (prima della partenza per la Slovacchia) per cancellare quel punto interrogativo che aleggia sull'undici di partenza.