Si avvicinano i giorni di Pradè: spetta al ds rispondere alle contestazioni con colpi da Europa. Il gap con la corsa Champions è ancora ampio. Il giochino di Beltran fa salire la tensione. Le priorità di Pioli e la strategia viola

Si avvicinano i giorni di Pradè: spetta al ds rispondere alle contestazioni con colpi da Europa. Il gap con la corsa Champions è ancora ampio. Il giochino di Beltran fa salire la tensione. Le priorità di Pioli e la strategia violaFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Pietro Lazzerini

Manca ancora qualche giorno alla deflagrazione del mercato della Fiorentina, ancora qualche ora d'attesa e poi si entrerà nell'ultima settimana di trattative, quella dove l'estro e l'esperienza di Daniele Pradè mettono in moto una serie di trattative che potrebbero "sconvolgere" quanto visto fino a ora. 

La differenza con la passata stagione è che non ci sarà da rivoluzionare la rosa, che almeno nella titolarità è praticamente a posto dall'arrivo di Sohm. Serviranno 2-3 riserve e un titolare, da scegliere tra un difensore in caso di partenza di uno degli attuali interpreti (il maggiore indiziato resta Pablo Marì che potrebbe accettare di andare in Grecia all'Olympiacos) e un centrocampista. Sono queste le priorità per Pioli, che chiede almeno un titolare in uno dei due ruoli, lasciando ampio margine di manovra ai propri dirigenti. 

Non che non si pensi anche all'attacco, ma in questo momento i pensieri dell'allenatore sono concentrati qualche metro più indietro. La punta in più potrebbe arrivare in prestito con diritto o obbligo di riscatto, ma tendenzialmente bisogna iniziare a lasciare da parti nomi dal valore superiore ai 20 milioni di euro. L'unica possibilità è che per Ioannidis il Panathinaikos decida di accettare un prestito oneroso con diritto di riscatto, ma questo tipo di operazioni non sono all'ordine del giorno fuori dai confini della Serie A. 

Sicuramente servirà anche un esterno al posto di Fortini che è destinato a partire. Lui vorrebbe giocare in Serie A, ma potrebbe convincersi anche ad accettare un prestito in alta Serie B. L'Empoli è una possibilità, ma come detto, dovrà convincersi il giocatore. Al suo posto tutti sognano Zortea, ma il Cagliari se lo tiene stretto o lo vende a caro prezzo. Prestito con obbligo anche per lui? Non sarà facile. 

Intanto il caso Beltran non può non far discutere. Escluso da tutto ormai come un vero e proprio esubero, continua a rifiutare o a rispondere freddamente alle proposte che gli vengono fatte. Anche quella del CSKA non sembra incontrare i suoi favori, un po' come accaduto a quella del Flamengo. Il giochino sembra fin troppo banale: aspettare gli ultimi giorni per trovare un prestito in Europa, magari anche in Italia. In questo modo però la Fiorentina non lo cederebbe a titolo definitivo e rischierebbe di ritrovarselo sul groppone tra 12 mesi come successo per tanti altri suoi colleghi. Per questo i dirigenti spingeranno per trovare una soluzione, ma non è detto che la tensione non salga ancora portando la vicenda fino all'orlo dello scontro. 

In ogni caso è bene che la piazza si renda conto che la rosa attuale non è ancora da Champions. I giocatori ci possono e ci devono credere ma basta guardarsi intorno per capire che la Fiorentina sta basando molti di questi sogni intorno alla figura di Pioli che però non ha ancora dimostrato di saper trasformare i sassi in oro. Questo significa che per accorciare il gap, dovrà essere Pradè, insieme al prezioso lavoro di Goretti, a dimostrare che le aspre critiche ricevute negli ultimi mesi sono state eccessive. Altrimenti l'inizio della stagione vivrà una condizione simile a quelle del recente passato: grandi sogni ma poche solide realtà.