Da Dzeko a Nicolussi, coinvolgendo tutta la rosa: il megafono venga usato per spiegare questa vergogna
In un momento di clamorosa difficoltà come quello che sta attraversando la Fiorentina, se da una parte è giusto sottolineare le mancanze di proprietà e società o di quelle dell'allenatore, non si può far finta di niente nei confronti del gruppo squadra. In campo vanno i giocatori e non c'è giustificazione alcuna, legata ad altri comparti del club, allo zero assoluto che dall'intera stagione viene messo sul terreno di gioco dai giocatori della Fiorentina.
Un confronto inutile
Dopo le esternazioni post AEK Atene e la "megafonata" organizzata dopo il ko di Bergamo contro l'Atalanta da parte di Edin Dzeko, per esempio, lo stesso attaccante potrebbe prendere in mano lo stesso megafono per spiegare a tutti cosa ha fatto per la Fiorentina da quando è arrivato, magari sottolineando come è cambiato il suo impegno dopo aver chiesto maggiore sostegno ai tifosi nel bel mezzo del peggior rendimento della storia del club viola. Ieri sera ha fatto fatica a toccare palla, evidenziando anche uno status atletico non all'altezza del compito che gli era stato assegnato in estate.
Un mercato mediocre
Ma il bosniaco è ovviamente in grandissima compagnia. Hans Nicolussi Caviglia, che si è presentato a Firenze mostrando grande qualità oratoria e interessi fuori dal comune per quanto riguarda il mondo dei calciatori, sul campo non ha ancora giocato una prestazione sufficiente. E ieri ha anzi mostrato forse una delle sue peggiori 'facce' stagionali. Con lui Sohm, oggetto misterioso del mercato estivo, e Roberto Piccoli, pagato 30 milioni per non riuscire neanche a tirare a tu per tu col portiere di turno.
La toppa peggio del buco
Ma questo tipo di prestazioni non si limitano a quanto fatto ieri ovviamente. Se la Fiorentina è ultimissima in classifica ed è passata come quindicesima nel girone unico di Conference, le responsabilità sono di tutti. Anche di quelli che ieri per esempio sono entrati nella ripresa. Gudmundsson, Kean e Mandragora, forse hanno lanciato un messaggio addirittura peggiore rispetto a coloro che sono scesi in campo da titolare.
La squadra delle scuse inutili
Invece di presentarsi puntualmente a fine partita sotto la curva o il curvino rischiando di passare alla storia come la squadra dalle scuse inutili, i giocatori della Fiorentina dovrebbero iniziare ad avere, oltre al banale rispetto per le persone che spendono soldi per seguirli ovunque, anche un po' di amore verso la propria professione e verso il gioco che li ha resi milionari. Le prestazioni delle ultime settimane sono state semplicemente offensive, e forse sarebbe l'ora che oltre alle chiacchiere, alle dichiarazioni, ai permalosismi, eccetera eccetera, sul campo si vedesse anche un minimo d'orgoglio. Perché sicuramente la rosa è stata sovrastimata in estate, ma non servono un nuovo direttore generale o un presidente che viva in città per vincere una partita ogni tanto.
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