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Sassuolo, da Lauriente e Kone al veterano Matic: i pericoli della squadra di Grosso

Sassuolo, da Lauriente e Kone al veterano Matic: i pericoli della squadra di GrossoFirenzeViola.it
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Oggi alle 16:52Avversari
di Lorenzo Della Giovampaola

La Fiorentina è attesa sabato alle ore 18:00 a Reggio Emilia contro il Sassuolo dall'ennesima partita che si spera possa essere quella della svolta, quella di una possibile vittoria che in campionato per i viola dopo 13 partite non è ancora arrivata. I neroverdi però non sono certamente una squadra materasso o da sottovalutare ma sono dotati di una buonissima qualità di base all'interno della rosa che deve tenere ancor di più sugli attenti tutto l'ambiente viola.

Due reparti di livello
Nonostante infatti l'infortunio del suo miglior giocatore e pericolo numero uno nonché ex obbiettivo di tante sessioni di mercato viola, Domenico Berardi, la formazione allenata da Fabio Grosso, che si schiera solitamente con il 4-3-3, dispone di diverse armi soprattutto offensive in grado di mettere in difficoltà la difesa gigliata. Il tridente d'attacco infatti dovrebbe comunque prevedere tre giocatori di buon livello come Lauriente, Pinamonti e il classe 2003 Volpato (o l'ex Como Fadera). Due esterni da uno contro uno, richiesti tra l'altro in questi giorni da Vanoli, e una prima punta da 4 gol in campionato e 101 in carriera. A centrocampo invece il Sassuolo vanta un mix di gioventù, con il classe 2002 Kone, ed esperienza, con il classe 1988 Matic. Senza trascurare comunque Kristian Thorstvedt, mezza ala di quella Norvegia che ha spedito la nostra Italia al playoff.

I problemi difensivi e la spensieratezza di classifica 
I problemi per i neroverdi arrivano quando si guarda ad un reparto arretrato che sicuramente con i vari Idzes e Muharemovic, oltre agli esterni Doig e Walukiwicz, non è di primissima qualità, e lo testimoniano i 16 gol incassati in Serie A (solo 5 in meno di una Fiorentina con la penultima difesa del campionato). In ogni caso la squadra di Grosso con i suoi 17 punti in classifica ha dalla sua parte una leggerezza mentale tipica di una squadra che già sa di essere al 90% salva ma allo stesso tempo è conscia anche di non avere, visto che è appena tornata in A dopo un anno di Serie B, quel livello qualitativo per poter competere per le posizioni europee. A questo aspetto e ai nomi sopra citati dovrà fare attenzione la Fiorentina di Vanoli, consapevole comunque che ogni gara da qui alla fine della stagione a prescindere dall'avversario deve essere vissuta come ua battaglia.