LIVERANI, Inglese ha pagato la pressione della Viola

07.11.2020 23:40 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
LIVERANI,  Inglese ha pagato la pressione della Viola
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Fabio Liverani, tecnico del Parma, ha commentato così a Sky Sport il match pareggiato per 0-0 contro la Fiorentina: “In questo momento dovevamo crescere come compattezza e voglia di sacrificio che sono sempre stati nel dna di questa squadra. Inglese non aveva i 90’, quindi avevamo messo Gervinho nelle condizioni di ripartire. Nel 2020 Roberto ha giocato solo tre partite ed era inevitabile che pagasse sulla pressione della Fiorentina. La crescita mi fa piacere fino ai 60-70 metri, dobbiamo lavorare tanto negli ultimi. Brunetta è arrivato praticamente mercoledì con la squadra, abbiamo soltanto Karamoh. Dobbiamo fare di necessità virtù. Quando la squadra avrà ritrovato compattezza, con il rientro di Brunetta ed altri potremo pensare anche a qualcosa di diverso”.

Stasera poco e niente negli ultimi 30 metri, come mai?
“Credo che Roberto in questo momento in cui siamo un pochino bassi non ha la forza di attaccare la porta con veemenza. La Fiorentina poi non ci concedeva molto e non c’era lo spazio che abbiamo trovato a San Siro. È stata una partita chiusa e con poche accelerazioni e per lui è stata dura ripartire. Tra qualche tempo riusciremo ad arrivare in area di rigore con più uomini, ora ci manca un po’ di gamba davanti. Con il rientro degli altri giocatori potremo giocare in maniera anche diversa. Sicuramente il tempo è una variante importante, di solito si fanno 6 settimane di ritiro. Brunetta è un giocatore che ha dribbling e che ci permette di raccordare, normale che se giochi con Gervinho è un giocatore che va in attacco diretto. Sono convinto che con il tempo e con il lavoro questa squadra ha le potenzialità per alzare il baricentro e giocare più offensiva, quello che non dobbiamo perdere però è l’equilibrio. Sono convinto che ci riusciremo”.

Lei si riconosce in questo Parma?
“Io credo che il lavoro vada gestito a fine percorso, non credo di essere un allenatore con una sola identità. Questa squadra ha fatto un percorso di quattro anni e non credo sia giusto togliere le certezze che ha, devo cercare di semmai di aggiungerne di nuove”.