UNA "LUCE" IN FONDO AL TUNNEL...

UNA "LUCE" IN FONDO AL TUNNEL...
foto di Stefano Borgi
© foto di Firenze Viola
martedì 20 marzo 2012, 01:41"ZIBALDONE"
di Stefano Borgi

Apparentemente è la soluzione più logica, e per questo la meno percorribile. La Fiorentina è in un tunnel, lungo, lunghissimo, e per giunta buio, del quale non si vede la fine. Qual'è la prima cosa da fare? Accendere la luce, nella speranza di scorgere l'uscita e mettersi in cammino. A Firenze la "luce" (calcisticamente parlando) è una sola, e si chiama Giancarlo Antognoni. Senza se e senza ma. Precisiamo subito: parliamo di sensazioni, di nostre impressioni, perchè Antonio ha chiuso con la Fiorentina, ha chiuso con i Della Valle. A meno che non siano loro a cercarlo (dopo che Giancarlo li ha cercati per mesi, anni... ricevendo solo porte in faccia) e allora il discorso cambierebbe. Troppo forte sarebbe il richiamo della maglia viola, l'amore per Firenze e i fiorentini avrebbe probabilmente il sopravvento, tutto tornerebbe in discussione. Anche da parte del "capitano". Ma fino ad allora... Peccato perchè, repetita iuvant, Giancarlo Antognoni sarebbe l'uomo ideale per ricostruire, per restituire credibilità al progetto Fiorentina, per ricucire il rapporto con la città che (volente o nolente) è la "conditio sine qua non" per fare bene nel calcio. Sopratutto in una piazza come Firenze. Si diceva che Corvino fosse un accentratore, un... "fo tutto io", un "ghe pensi mì..." Bene, ne aveva facoltà, anche perchè qualcuno gliel'aveva lasciato fare. Ora Corvino non c'è più (a proposito, un abbraccio sincero a Pantaleo per il lutto famigliare), i Della Valle non gli rinnoveranno il contratto, ergo se ne deduce che gli stessi fratelloni marchigiani abbiano capito i propri errori. Mettiamoli in fila: 1) Non si gestisce una squadra di calcio come un'azienda. 2) Ci vogliono in società uomini di calcio. 3) Non si può demandare tutto il potere in mano ad una sola persona. Da qui la nostra (ennesima) candidatura per Antognoni, uomo di calcio, dirigente diplomato a Coverciano, persona altruista, competente, empatica con altre figure dirigenziali, promossa a pieni voti dalla piazza. Fateci caso, risponde a tutte le esigenze prima enunciate, la classica soluzione della porta accanto, e per questo troppo scontata. Qualcuno può obiettare: è stato un uomo di Cecchi Gori, è troppo gradito alla piazza e per questo farebbe ombra,  in particolare ad Andrea Della Valle. Può darsi, questo però confermerebbe la teoria di chi sostiene che i Della Valle rincorrono prima la vanagloria personale (cosa legittima, se non portata all'eccesso) e poi, ma proprio in ultimo, il bene della Fiorentina. Chi vivrà vedrà, certo il vuoto di potere che si è creato con l'addio di Corvino e la necessità di un uomo che riaccenda la "luce" a 360° ha già un nome ed un cognome: Giancarlo Antognoni.

ALTERNATIVE O COMPLEMENTARIETA'? Ancora un dubbio: con quale ruolo entrerebbe Antognoni alla Fiorentina? Lo abbiamo detto, direttore generale. Non direttore sportivo (lui non lo è), bensì uomo di rappresentanza, di raccordo con la prima squadra, con le istituzioni, con la Lega, nei rapporti con l'estero... Un nome come Antognoni è una sorta di "red carpet", apre tutte le porte (sopratutto quelle chiuse) che si parerebbero davanti alla Fiorentina. Un passepartout capace di scardinare qualsiasi pregiudizio e/o preconcetto. Altra domanda: Antognoni escluderebbe altre figure complementari alla sua? Assolutamente no, e ci spieghiamo subito. Senza Corvino e con Antognoni direttore generale, occorre un direttore sportivo, uno che vada sulle scrivanie di procuratori e dirigenti e faccia la trattativa. Quì la scelta è vasta e variegata. Noi sponsorizziamo due nomi: quello di Gabriele Oriali, cuore Inter ma apprezzato ex viola, e sopratutto persona seria e competente. Quindi (lo abbiamo lasciato come ciliegina finale) un'altra luce, guarda caso emanazione della luce principale: Manuel Rui Costa. Ricordiamo come, nell'estate 1994, fu proprio Antognoni a scovarlo nel Benfica per portalo poi alla Fiorentina. Ma andiamo con ordine. Il primo, ex-dirigente dell'Inter di Moratti, è l'uomo che insieme a Mourinho, ha costruito la leggenda del "triplete", è l'uomo che si contrappone a Marco Branca, è in ottimi rapporti con Diego Della Valle fin dai tempi nei quali Don Diego (per chi non lo sapesse gran tifoso dell'Inter) faceva parte del consiglio d'amministrazione dei nerazzurri (fine anni '90...) Rapporti con Antognoni? Eccellenti, basti dire che i due sono stati campioni del mondo a Spagna '82, e hanno giocato nella Fiorentina più bella dell'ultimo trentennio (quella dell'83-84). Oltre ad essere grandi amici dichiarati. Il secondo è più una suggestione che altro: Rui Costa è attualmente direttore sportivo del Benfica, e sta alla formazione lusitana come Antognoni sta alla Fiorentina. Rui Costa "è" il Benfica, è un figlio del "Da Luz", vive, pensa e lavora solo per il Benfica. Allo stesso tempo voci ben informate ce lo danno come "interessato" all'ipotesi viola, seguendo un legame mai interrotto con la maglia viola, con la città di Firenze. Anche in questo caso inutile dire quanto siano stretti i rapporti con Giancarlo Antognoni e, ahimè, inutile dire quanto sul portoghese pesi il marchio Cecchi Gori e quel legame col recente passato che non piace per niente a Diego Della Valle. Ah dimenticavamo... che fine farebbe Guerini? Beh, Vincenzo ha valore, qualità, umanità... superando certe incomprensioni potrebbe benissimo essere il braccio destro di Antognoni. Con un pò di buona volontà...

Antognoni, Oriali, Rui Costa, tre ipotesi, tre suggestioni, tre idee. Certamente sono tre uomini di calcio, figure credibili, dirigenti spendibili su qualunque tavolo, dall'alto del loro passato e del loro presente. E perchè no, del loro futuro con la Fiorentina. La priorità, adesso, è ricostruire con dignità, con professionalità, serietà e competenza. Il tempo del Borgorosso football club è definitivamente scaduto.