"MORO", IL PENSIERO DELLA GENTE COMUNE...

15.04.2012 01:10 di  Stefano Borgi   vedi letture
"MORO", IL PENSIERO DELLA GENTE COMUNE...
© foto di Firenze Viola

Al di là della morte, ciò che ha colpito di più di Pier Mario Morosini è quel disperato tentativo di alzarsi, di rialzarsi, di alzarsi ancora... Nonostante fosse troppo tardi. Ci viene da pensare che "Moro" avesse già capito, ma il suo carattere, la sua indole, il suo vissuto gli imponevano di provarci fino alla fine. Qualcuno ha detto... è la metafora della sua vita. Durante i suoi 26 anni non ha fatto altro che cadere e poi rialzarsi, ancora cadere, e ancora rialzarsi. Come quando ha perso i genitori, quando ha perso il fratello affetto da handicap, quando ha sentito quel dolore lancinante al petto. Eppure anche in quel caso ha provato a dar contro al destino, due volte, poi ha deposto le armi. Almeno lui, in un mondo di deboli, di anime fragili, ha combattuto fino alla fine.

Personalmente non conoscevo Morosini, lo conoscevo pochissimo anche da calciatore, avevo sentito il suo nome quà e là, sopratutto quando giocava nell'under 21. Non so, quindi, se era un bravo giocatore oppure no, se avrebbe avuto una carriera luminosa oppure sarebbe rimasto per sempre nell'anonimato. E (tantomeno) mi avventurerò in peana e panegirici alla persona, in frasi (certamente sincere) ma ordinarie come... "Non si può morire a 26 anni", oppure come cantava Gianni Bella... "Non si può morire dentro". E neppure ci soffermeremo a riportare frasi di giocatori, addetti ai lavori, anch'esse genuine, partecipi, mosse da sincera commozione. Da parte nostra scegliamo il silenzio, volentieri però riportiamo qualche frase, qualche testimonianza raccolta dai vari social network, frasi scritte sull'onda dell'emozione, senza schemi precostituiti, da semplici tifosi, da semplici appassionati.

Le prime sono di Stefano e Cosmo su Facebook. Stefano: "Non avere la forza di rialzarsi ma non per questo smettere di provarci. Onore a te Piermario, angelo volato via troppo presto".
Cosmo: "Come sempre...anche oggi...ha sempre tentato di rialzarsi.. oggi il signore lo ha voluto con lui... Ciao Mario.. a noi abitanti del Monterosso mancheranno le tue passeggiate ..schive del lunedi.. Sii felice in paradiso con i tuoi".

Poi è la volta di Leonardo: "Anche io oggi ero in campo a giocare...ho sentito lo stesso odore di erba bagnata che sentono tutti i giocatori e che sentiva Morosini.... noi veniamo controllati obbligatoriamente una volta all'anno facendo una visita specialistica per attività agoniostica.... i professionisti sono controllati spesso, si allenano tutti i giorni.... secondo me è una fatalità..... però per chi gioca a calcio è dura da accettare.... "

Si esprime anche il tifo viola. Michele del 7bello (ci tiene a precisare che questo è il suo pensiero e non quello del club) invia una sua riflessione, e vede il problema da un'ottica un pò diversa. Rispettabile, rispettabilissima, come tutte le altre... "Vorrei solo far presente che la federazione, che oggi è intervenuta velocemente nel sospendere i campionati è la stessa che ha negato 1 minuto di silenzio richiesto dai tifosi del Genoa x la morte di 2 tifosi doriani che tornavano da una trasferta! E se non mi sbaglio nemmeno per Gabriele Sandri è stato sorpreso il campionato. Che Moro riposi in pace e lontano da queste ipocrisie". Michele 7b

Marco, invece, punta il dito sulle esternazioni di Artur Boruc rilasciate su Twitter. "Dio benedica Piermario Morosini, la sua famiglia e i suoi amici. Vi vogliamo bene'', questo il pensiero del portiere polacco, notoriamente cattolico praticante, chiamato anche il "portiere santo". Marco commenta così: "Caro Artur, io rispetto ogni credo religioso e il tuo è un bel pensiero, ma quando assisto a tragedie come quella di oggi mi è davvero difficile credere che esista un dio".

Chiudiamo con un pensiero femminile, breve, sintetico, forse il più azzeccato. Annamaria su Twitter: "Il cuore a 26 anni dovrebbe avere solo sussulti di vita".

Considerazione finale: il termine Zibaldone (o più propriamente Zibaldone di pensieri) significa: "Diario personale che raccoglie una gran quantità di appunti scritti raccolti tra il 1817 ed il 1832 da Giacomo Leopardi". Per una volta abbiamo lasciato da parte le considerazioni personali su argomenti ameni come la Fiorentina, il calcio in generale... Fedeli, invece, al vero senso dello Zibaldone, abbiamo raccolto i pensieri della gente comune. Di più non potevamo, e non volevamo fare.