IL GIOCO NON VALE LA CANDELA
Non riesco nemmeno ad immaginare di ritrovarmi Cerci di nuovo con la maglia viola.
Tornerà certamente a Firenze, visto che finirà la comproprietà col Torino, ma giusto il tempo per firmare un contratto, possibilmente sostanzioso per le nostre casse, con un’altra squadra o col Toro stesso. Riconosco che il calciatore, sotto la Mole Antonelliana, abbia trovato l’allenatore a lui congeniale e la conseguente serenità e realizzazione in campo ma non ambisco a rivederlo nella Fiorentina.
Secondo me, il gioco non vale la candela. Se le sue volate sulla fascia possono essere rimpiante, non lo è certo il suo comportamento. L’attuale Fiorentina sembra un ingranaggio quasi perfetto e questa “scheggia impazzita” potrebbe farlo inceppare.
Si può pensare che Montella, visto come ha ben gestito la situazione di Ljajic, possa plasmarlo e renderlo consono al progetto viola ma il rischio non penso sia da correre.
Credo sia più propizio monetizzare sulla sua cessione per altri acquisti.
Passiamo, al Franchi, da un ex quale Montolivo a Cerci. La smania del gol Alessio se l’è già tolta all’andata e mi auguro che possa essere contenuto per evitare bis antipatici soprattutto causati da errori banali (Pizarro attento!).
L’arrivo del Torino, storica squadra e storico gemellaggio delle tifoserie, genera sempre tanta simpatia sia sul campo che sugli spalti ed evoca ricordi piacevolissimi in particolar modo per l’incontro del 2008 che aprì le porte della Champions alla Fiorentina. Quello di domenica non sarà così determinante ma potrebbe diventarlo nell’eventualità che, Viola vincendo, il Milan perdesse lo scontro contro la Juventus. I gobbi ce lo faranno un regalino? La vedo dura per la classe arbitrale decidere chi agevolare! Il puro opportunismo, che non va di pari passo col cuore, mi porta a sperare in una vittoria bianconera ma non riesco mai a fidarmi degli juventini.
Pare che ci sia la possibilità di un recupero lampo di Jovetic, stile Milan, ma saranno solo gli ultimi istanti a far decidere per un suo utilizzo. Il rischio di fare un altro flop o, toccando ferro, di peggiorare la situazione spero faccia fare valutazioni con cautela.
Mancherà sicuramente Pasqual ed è partita una lotteria su chi vestirà la fascia di capitano, visto che un vice ufficiale non c’è. In pole position c’è Pizarro e credo che se la meriti, sia per esperienza che per carattere e poi perché mi piace che chi “comanda” la squadra si trovi al centro di essa.
Andiamo pertanto a matare questo Toro, con amicizia, ma portando a casa il malloppo.
La Signora in viola