"AMARCORD", Luca Toni... tre gol al Parma e la bresaola miracolosa (video)
Che il ragazzo fosse di sana e robusta costituzione si vedeva ad occhio nudo. Che poi fosse anche un buon giocatore lo si era capito negli anni di Palermo. Che potesse far innamorare il pubblico viola, invece, lo si era intuito dalle prime giornate di campionato: per lui 6 reti nelle prime sette partite, fino all'ottava meraviglia... il Fiorentina-Parma del 23 ottobre 2005. E' la prima Fiorentina di Cesare Prandelli, quella di Frey, Ujifalusi, Brocchi, Donadel, Jorgensen, Pazzini, Bojinov... e di Luca Toni. Quel giorno il ragazzone emiliano ne fece addirittura tre al malcapitato Luca Bucci, il risultato finale fu di 4-1 (l'altra rete fu di Stefano Fiore), e Firenze si stava innamorando di un progetto, di un'idea, di una Fiorentina che di li a poco sarebbe sbarcata in Europa. In pochi sanno, però, cosa c'era dietro a quell'exploit, a quell'impresa, a quella giornata piena di gol e di giocate fantasmagoriche. Cosa aveva favorito quella fantastica tripletta che fece da prologo ad altre sei segnature nelle successive 5 giornate: in tutto Luca Toni mise a segno ben 16 gol nelle prime 13 partite di campionato!
Scopriamo subito l'arcano... Sarebbe buona regola del giornalismo nè autocitarsi, nè perdersi in racconti autobiografici (questa pratica la lasciamo agli scrittori). Ma tant'è, l'occasione fa l'uomo ladro e vi racconto quello che mi successe due giorni prima quel Fiorentina-Parma, venerdì 21 ottobre per la precisione. Breve antefatto: Luca Toni, nei suoi due anni fiorentini, aveva preso casa in via San Giuseppe (strada adiacente alla Basilica di Santa Croce) e vi arrivava con la sua Smart che parcheggiava spesso in divieto di sosta. Inutile dire che la cosa non passava inosservata a Vigili e Polizia ed ogni giorno sul parabrezza c'era l'immancabile multa che, visto il perdurare dell'infrazione, non sortiva effetti apprezzabili. Del resto uno che fa il calciatore in serie A si può permettere questo e altro. Ma veniamo al fatto: al tempo, per motivi personali, mi trovavo spesso a trascorrere le ore di pranzo in quella zona, e quel venerdì capitai al ristorante "Il Francescano" sito a pochi passi da casa di Luca Toni. Quel giorno a pranzo c'era anche il bomber viola in compagnia della fidanzata, la modella Marta Cecchetto. La regola vuole... "venerdì pesce" ed infatti la signorina aveva preso (mi perdonerete, ma sbirciai un pochino...) del baccalà al vapore con i ceci (piatto unico e leggero, ci mancherebbe, fedele alla linea). Luca, invece, ordinò un sontuoso carpaccio di bresaola, bagnato da acqua naturale e da un bicchiere di buon Chianti. Tutto regolare, il vino fa buon sangue e, a 48 ore dalla partita, la bresaola (carne magra) è l'ideale come dieta. Ed è quello che mi trovai a pensare quella domenica 23 ottobre al termine di Fiorentina-Parma. Luca fu un vero e proprio "iradiddio": pronti via segna il primo gol con un colpo di testa su cross di Jorgensen (2° minuto). Poi il raddoppio al 24' su corto retropassaggio di Fernando Couto, Toni si avventa sul pallone, dribbla il portiere e deposita in rete. Al 60' il capolavoro: Fiore caracolla sulla destra, pennella per il centravanti viola che, in mezzo all'area, stoppa di petto e caletta un pallonetto delizioso alle spalle del numero uno gialloblù. Fiorentina-Parma 4-1, ed al 90' parte il mio sms alla dolce controparte di quel famoso pranzo al "Francescano" (tanto nomine, evidentemente aveva fatto il miracolo)... "Che spettacolo, Toni ne ha fatti addirittura tre... oicchec'era in quella bresaola?" Insomma, mancò poco che i giornali titolassero: "il carpaccio batte il culatello", oppure... "il Chianti sommerge di gol il Lambrusco", per una partita fin da subito senza storia.
Tornando all'attualità, stasera non ci sarà Alberto Gilardino (sarebbe stato un ex della partita) e tocca a Santiago Silva, detto "El Tanque". Silva è uruguaiano, con doppio passaporto argentino, e a lui sono affidate le chiavi dell'attacco viola. Speriamo che al posto delle tipiche "Patate della Sierra" piuttosto che un "Asado con Chorizos" (carne e salsicce) sulla tavola del Tanque venga portato... un bel carpaccio di bresaola. Certo, siamo al "Franchi" e non al "Francescano", ma chissà che anche per il Tanque non avvenga un miracolo...