Una nota lieta da San Siro: incoraggiante la prova di Fagioli

Una nota lieta da San Siro: incoraggiante la prova di Fagioli
Oggi alle 12:39Rassegna stampa
di Redazione FV

Parola d’ordine: compattezza. Era questo lo spirito che ha guidato le scelte a centrocampo di Stefano Pioli nella trasferta di San Siro, almeno nelle intenzioni. Un uomo in più per irretire la costruzione del Milan (con Fagioli e non Gudmundsson dal 1’) e un lavoro di sacrificio richiesto a Fazzini e Nicolussi (nonché Mandragora) nei duelli uomo su uomo contro la mediana rossonera. Nell'analizzare le mosse di Stefano Piolli durante Milan-Fiorentina, il Corriere Fiorentino parte da qui.

Se i viola hanno lavorato di sacrificio in fase di non possesso, è altresì vero che la Fiorentina ha concluso con un solo tiro in porta (il gol) e con la prima conclusione arrivata al 53’: croniche criticità offensive che, in un certo senso, erano state compensante dalla ritrovata capacità di duellare con efficacia nel cuore del rettangolo di gioco, in primis nel primo tempo. C'è anche una piccola nota positiva, scrive il Corriere: la partita di San Siro ha consentito di rivedere un Fagioli evidentemente più sereno e a suo agio in una posizione di mezzala sinistra di possesso: Pioli ne aveva parlato anche all’antivigilia, sancendo di fatto la fine dell’esperimento da regista. L’ex Juve ha dato riscontri discretamente positivi e non solo per le nuovi funzioni a cui è stato chiamato, ma anche per la connessione e gli interscambi di posizione tra e con Fazzini e Nicolussi Caviglia. Questi ultimi hanno lavorato soprattutto per chiudere le linee di passaggio e (l’ex Empoli) limitare, per quanto possibile, Modric, che ha ancora giganteggiato lungo l’arco della gara. Fagioli ha trovato spesso nell’ex Venezia, invece, un valido appoggio anche per dialogare e mantenere il possesso, in una partita conclusa con poco meno del 95% di passaggi riusciti.