La parabola di Terracciano, da secondo a titolare: la Fiorentina lo saluta dopo 6 stagioni

Si è conclusa dopo sei stagioni e mezzo l'esperienza in viola di Pietro Terracciano, prossimo vice Maignan nel Milan, si legge sul Corriere Fiorentino. Ieri il numero uno originario di San Felice a Cancello, in provincia di Napoli, ha trascorso il suo ultimo giorno al Viola Park dove ha salutato tutti e dove ha incassato il ringraziamento del d.g. Ferrari poco prima che in sala stampa toccasse a Pioli prendere la parola. Si chiude così, con la promozione del giovane Martinelli a ruolo di vice De Gea, la storia di Terracciano in viola, una parabola fatta di alti, qualche basso e un dibattito sulle sue potenzialità che non si è mai interrotto.
Terracciano ha saputo sfruttare tutte le opportunità che gli sono capitate facendosi trovare pronto nel momento del bisogno, a cominciare dall’infortunio dell’allora titolare Lafont che gli consentì di diventare il titolare di quella Fiorentina in cui in panchina c’era proprio Pioli. Se i detrattori non sono mai mancati, Terracciano ha saputo imporsi anche grazie a parate decisive, come quelle sfoderate in Olanda nel primo preliminare di Conference League con il Twente, o in Belgio in semifinale contro il Club Brugge. Complice l’arrivo di De Gea, Terracciano si è ritrovato in panchina senza grandi possibilità di giocare, e quando Palladino, negli ottavi di finale di Conference contro il Panathinaikos, gli ha concesso la chance di tornare dall’inizio, gli errori sui gol dei greci hanno sancito la fine della sua avventura.
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