Kean è restato! Pioli arriva ed enuncia i suoi capisaldi: ottica triennale, massima qualità in campo, gioco riconoscibile, ma prima capirò cosa ho in mano

Kean è restato! Pioli arriva ed enuncia i suoi capisaldi: ottica triennale, massima qualità in campo, gioco riconoscibile, ma prima capirò cosa ho in manoFirenzeViola.it
Oggi alle 00:00L'editoriale
di Stefano Prizio

 Ebbene Moise Kean è infine rimasto, per l’attaccante viola non c’è stata la tanto temuta corsa all’acquisto, a parte un paio di club arabi che hanno fatto timidi tentativi per portarlo alla corte del sovrano saudita, ma il giovanotto di Vercelli non si è lasciato tentare dalle munifiche offerte dei petrodollari. Adesso che è scaduta la clausola sarebbe d’uopo di finirla con la gara delle previsioni sul futuro di Kean, per lui infatti sarà rinnovo con la Fiorentina   a cifre notevoli e inedite per il club di Commisso, eppure c’è già chi parla di ‘ mercato libero’ visto che i termini della clausola rescissoria sono scaduti, epperò gli oltre 9.000 tifosi che hanno già sottoscritto l’abbonamento lo hanno fatto per una Fiorentina con Kean, privarsene adesso sarebbe quindi per lo meno sgarbato nei confronti dei tifosi, senza contare che imbastire un’operazione di tali proporzioni, visto che bisognerebbe anche chiudere per un sostituto all’altezza, sarebbe per lo meno sconsigliabile passata la metà di luglio. Ma da mezzanotte a mezzogiorno giunge l’ora di Pioli che si presenta dinanzi alla stampa con piglio allegro e un buonumore che si coglie fin dalle prime battute:’ Ho parlato con  Moise- esordisce il nuovo tecnico viola- e  lui si trova molto bene qui ed è grato alla Fiorentina, siamo tutti soddisfatti’, come a dire che la faccenda si chiude qui e Kean è un punto fermo.

Col proseguire delle domande dei cronisti l’allenatore a Firenze per la terza volta in carriera, enuncia i capisaldi per il nuovo percorso che inizia quest’anno, ma ha un’ottica triennale, è infatti in questo tempo medio che club e allenatore hanno concordato una precisa crescita e un salto di qualità. In tale torno di tempo la Fiorentina punterà a migliorarsi sensibilmente di livello, in tal senso Pioli non è uomo che tema le parole e osservando come ‘ anni fa ci allenavamo ai campini e adesso qui (al Viola Park ndr), se compissimo cotanto passo in termini di qualità potremmo puntare persino allo scudetto. L’evocazione del titolo, ancorchè estemporanea, non potrà mancare di far piacere ai tifosi, ma al momento non è che una suggestione, però l’intenzione di Pioli è chiara:’ puntare sulla qualità- dice il mister- mettendone più possibile in campo ogni volta, ma senza perdere d’occhio l’equilibrio’, che poi è sempre l'alchimia più difficile da trovare. 

Tuttavia al momento Pioli dovrà rendersi conto di ciò che ha in mano e lo farà nelle amichevoli che la Fiorentina ha in programma. In base alle osservazioni dell’allenatore verranno poi effettuate le modifiche necessarie:’ la società si è detta pronta ad intervenire- chiarisce Pioli’, il quale ha sentito Commisso più di una volta rilevando sintonia sulla determinazione a crescere di livello. Eppure qualche valutazione Pioli l’ha già fatta, ad esempio su Beltran che il tecnico ammette gli piaceva anche quando già allenava a Firenze e su Martinelli che sarà ufficialmente il secondo di De Gea, Terracciano già ieri firmava per il Milan.

Per essere la prima uscita dinanzi ai cronisti, le premesse non potevano essere migliori: disegno triennale quindi e intanto valutazione il più possibile  obiettiva di quel che già adesso è a sua disposizione, l’entusiasmo in colui che dovrà guidare questo percorso a crescere non sembra davvero mancare, del resto Pioli si dice felice di essere tornato laddove si sente a casa ed è per questo che accetta la sfida di un campionato che gli darà le emozioni di cui aveva nostalgia:’ Firenze me la sento dentro, le sono legato da ogni punto di vista ’, tuttavia qualcuno dei suoi colleghi (Allegri) non sembra dargli il credito di riuscire a puntare alla Champions lo stuzzica una domanda, e l’allenatore giunto a Firenze fin da Riad dichiara di accettare la sfida:’ Allegri? L’abbiamo già segnato sulla lavagnetta’,  si capisce bene che Pioli è un uomo di esperienza, sa come si sta al mondo e sa bene cosa dire presentandosi alla città sportiva e ai giornalisti e infatti il rito della conferenza stampa d’esordio è liscio e felice come  meglio non poteva essere.

In sintesi quello che esordisce per la nuova stagione  al Viola Park è un uomo  esperto, di mentalità chiara e vincente, ma anche allegro, pacato, come da suo consueto stile, e di certo  molto sicuro della sua scelta e deciso su ciò che vuole proporre in questa nuova avventura fiorentina:’ Qualità in campo e un gioco preciso e riconoscibile’, insomma personalità, e per dirla come il grande condottiero Napoleone Bonaparte: la parola impossibile non è nel mio vocabolario. Già in queste ore è iniziata la fase di valutazione da parte di Pioli  del potenziale che ha in mano, sulla base di tale verifica si procederà a rafforzarsi, ma pare di capire che prima della fine delle amichevoli in programma difficilmente ci saranno altre mosse di mercato importanti. Tuttavia per fare le carte alla Fiorentina che sarà, passato il momento delle belle e liturgiche parole d’esordio, bisognerà vedere la rosa fatta e finita.