"Il vecchio e il bambino". La Nazione e l'abbraccio simbolico tra Dzeko e Fortini
Nel consueto spazio del sabato sulle pagine sportive de La Nazione, con la rubrica "Rock&Gol", il collega Benedetto Ferrara pone l'attenzione sull'abbraccio a fine partita di giovedì sera, tra Edin Dzeko e Niccolò Fortini: "Stavolta c’era un po’ di luce. Non male, dai. E poi lui, Edin. Trascinatore in campo, uomo di grande esperienza capace perfino di dire le verità davanti alle telecamere del posto partita. Lo fa scherzando, ma fino a un certo punto. Insomma, l’idea dei tre centrocampisti dietro a due punte vere a lui piace. Il tecnico risponde, sorridendo pure lui (le vittorie aiutano a cambiare faccia e toni), che Dzeko conosce la strada per andare nel suo ufficio.
Come dire: se vuole parlare io ci sono. Naturalmente i due già si saranno confrontati, considerati i problemi della Fiorentina. Avere nello spogliatoio uno come Dzeko e non approfittarne non avrebbe senso. Non è un caso se il bosniaco è andato in campo a Vienna. Bello anche il suo abbraccio a Fortini, altra bella sorpresa. Come dire: il vecchio e il bambino. Non ti offendere Edin, è solo il titolo di una canzone del maestro Guccini", il pensiero del giornalista.
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