FIORENTINA, Un nuovo modulo e la svolta di Palladino

"Cinque vittorie di fila, sei (più un pareggio) nelle ultime sette partite ufficiali, diciannove gol segnati nei cinque successi fra campionato e Conference League. Battute Lazio e Milan, sepolto il Lecce, umiliata la Roma. Questa è la Fiorentina di oggi, questa è l’ottobrata di Firenze". Si aprono così le pagine dedicate ai temi di casa Fiorentina del Corriere dello Sport-Stadio che analizza il periodo magico della formazione di Palladino. Un periodo che è partito dall'intervallo della sfida contro la Lazio del 22 settembre scorso, quando il tecnico campano ha deciso di passare dal 3-4-2-1 al 4-2-3-1.
Da quel giorno tutto è cambiato dalle parti del Viola Park. Anche prima del passaggio alla linea a quattro, c'erano stati dei momenti in cui la Fiorentina aveva espresso un buon calcio, su tutti il primo tempo di Bergamo, ma molto più spesso la squadra gigliata era sembrata impacciata. Poi il nuovo assetto, scelto dall'allenatore anche su indirizzo dei calciatori, ha ridato identità alla Fiorentina. In campionato i titolari, in Conference, visto il livello che lo permette, le riserve. Così tra il secondo tempo contro la Lazio e la sfida di domenica sera contro la Roma, tra le fila gigliate l'unico giocatore diverso era Lucas Beltran al posto dell'infortunato Gudmundsson, per il resto dieci undicesimi uguali. Rispetto invece alla gara con il San Gallo, contro i capitolini Palladino ha cambiato 9 titolari.
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